Passi da gigante per il piccolo razzo (italiano) VEGA

In questi mesi sta facendo enormi passi in avanti il programma di lancio VEGA dell'ASI, l'Agenzia Spaziale Italiana. I tecnici pensano che questo piccolo lanciatore alto 30 metri e con un diametro massimo di 3 metri riuscirà a portare fino a 1500 chili nell'orbita bassa e ci farà avvicinare – speriamo – ai livelli dei maggiori enti spaziali mondiali, ossia Nasa, Esa e Roscosmos (RKA).
La campagna di lancio di Vega – che è un acronimo di Vettore Europeo di Generazione Avanzata – è ormai prossima all'apertura. I componenti del razzo vettore hanno infatti raggiunto il centro spaziale europeo ubicato a Kourou, nella Guyana Francese, a circa 31 chilometri dal cosmodromo russo adibito al lancio delle missioni Soyuz. Il primo stadio raggiungerà il razzo vettore il 7 Novembre, in vista del primo decollo del progetto che avverrà nel Gennaio 2012.

Come riporta l'ASI in un recente comunicato stampa, «Vega [...] completa la famiglia di lanciatori europei Ariane 5 [...] e Soyuz». I due programmi citati coinvolgono satelliti di rispettivamente 5/6 e 3 tonnellate.

Il programma, vivamente appoggiato dall'ESA, è stato affidato alla compagnia ELV (European Launch Vehicle), che è costituita per il 70% dall'Avio Group e per il restante dall'ASI.

«L’arrivo di VEGA sul mercato spaziale è da tempo un obiettivo dell’Italia» è il commento di Enrico Saggese, presidente dell'ASI. «Siamo stati il terzo Paese, dopo Russia e USA, ad effettuare dal 1964 lanci di satelliti in orbita e anche i successi di quegli anni hanno stimolato l’industria nazionale a realizzare, con il supporto fondamentale dell’ASI, un proprio lanciatore per le future missioni scientifiche o applicative nelle orbite basse».

Il primo decollo, come abbiamo detto, avverrà all'inizio del 2012 e vedrà come protagonista, accanto a VEGA, il satellite europeo Adm–Aeolous e il veicolo di riento IXV. Ma davanti a VEGA si apre un mondo ben più ampio di possibilità: si parla infatti dell'assegnamento del decollo del satellite scientifico europeo LISA Pathfinder e pare che un contratto sottoscritto da ESA, ELV e Arianespace preveda la costruzione di altri quattro lanciatori VEGA. Ma la vera notizia è che l'Italia torna finalmente, parlando in ambiti strettamente astronautici, una figura di primo piano.