Nasa, due lander verso Europa (e non solo) nel 2020?
© immagine: NASA/Ted Stryk |
La Nasa, messa in ginocchio dalla grave crisi economica che ha costretto il governo statunitense a tagliare considerevolmente i fondi destinati all'ente spaziale americano, non sembra comunque che voglia abbandonare definitivamente lo spazio. Anzi, guarda ancora più lontano di prima, verso Europa, uno dei moltissimi satelliti naturali di Giove, nonché uno dei corpi celesti più interessanti del nostro sistema solare: si pensa che sotto la sua crosta ghiacciata si nasconda un enorme oceano di acqua liquida e numerosissimi laghi, che potrebbero ospitare forme di vita acquatiche anche relativamente sviluppate. Questo è uno dei tanti fattori che hanno indotto la Nasa a scegliere Europa come destinazione di due lander che decolleranno nel 2020 e atterreranno sulla superficie ghiacciata del satellite naturale circa sei anni dopo.
«Penso che Europa sia il migliore posto dove andare per (trovare) vita ancora esistente» ha commentato Kevin Hand del Jet Propulsion Lab (JPL) di Pasadena, in California. «Europa ci dà veramente quest'opportunità di cercare esseri viventi che sono nell'oceano oggi e che ci sono stati per molta della storia del nostro sistema solare».
«Penso che Europa sia il migliore posto dove andare per (trovare) vita ancora esistente» ha commentato Kevin Hand del Jet Propulsion Lab (JPL) di Pasadena, in California. «Europa ci dà veramente quest'opportunità di cercare esseri viventi che sono nell'oceano oggi e che ci sono stati per molta della storia del nostro sistema solare».
La missione del 2026 sarà di breve durata: i lander saranno infatti soggetti alle radiazioni del gigante gassoso Giove, non schermate del tutto dal sottile strato di atmosfera. I lander avrebbero a disposizione uno spettrometro di massa per rilevare la presenza di eventuali organismi viventi sulla superficie, un sismometro e delle telecamere. I due lander non potrebbero perforare la crosta ghiacciata e penetrare nell'oceano perché quest'ultimo si trova – sempre che esista – a svariati chilometri di profondità. Per questo, i due lander che atterreranno su Europa nel 2026 avranno anche – se non specialmente – lo scopo di porre le basi, o indicare la strada, per future missioni verso il satellite del gigante gassoso che si erge nel sistema solare esterno, Giove. Queste missioni future, più avanzate a livello tecnologico, potrebbero anche perforare la superficie di Europa e accedere al gigantesco oceano.
Ma il programma di esplorazione spaziale americano che coinvolgerà Europa non si ferma qui: i tecnici statunitensi stanno infatti prendendo in considerazione anche la progettazione e la costruzione di un orbiter che decollerà nel 2020, con un costo di circa 4.7 miliardi di dollari. I due lander costeranno invece dagli 800 milioni ai 2 miliardi di dollari.
Un'altra destinazione molto interessante e non troppo lontana che la Nasa sta studiando molto accuratamente è Encelado, un satellite naturale di Saturno che possiede anch'esso acqua liquida. L'unica differenza è che quest'acqua è espulsa dalla superficie tramite dei geyser: potrebbe quindi non esserci bisogno di scavare svariati chilometri in profondità per trovare gli alieni.
Nasa, due lander verso Europa (e non solo) nel 2020?
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
16.12.11
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