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L'E–ELT avrà uno specchio di oltre 40 metri formato da 798 segmenti, che cattureranno la luce alle lunghezze d'onda dell'ottico e dell'infrarosso (© immagine ESO/L. Calçada) |
Non lo chiamano «il più grande occhio del mondo rivolto verso il cielo» per niente: l'E–ELT (European Extremely Large Telescope) avrà un diametro di ben 40 metri ed osserverà lo spazio alle lunghezze d'onda del vicino infrarosso e dell'ottico. La sua costruzione inizierà nel 2012, come comunicato a termine del 124esimo Consiglio dell'ESO (l'European Southern Observatory) tenutosi tra il 7 e l'8 dicembre 2011. Il Consiglio ha approvato il bilancio dei finanziamenti e del budget per l'anno fiscale alle porte, dando dunque il via libera all'apertura del cantiere, anche se l'intero progetto dell'E–ELT, come comunica l'agenzia, non sarà approvato prima della prossima estate.
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L'E–ELT sorgerà sul Cerro Armazones, a soli 20 km dal Cerro Paranal, dove sorge l'omonimo osservatorio con il Very Large Telescope, il VLT (© immagine ESO/L. Calçada) |
Il progetto ha visto enormi cambiamenti positivi nell'arco degli ultimi mesi: il 13 ottobre, infatti, il governo cileno rappresentato dal Ministro degli Affari Esteri Alfredo Moreno ha incontrato il Direttore Generale dell'ESO, Tim de Zeeuw, per rendere pubblica la decisione di donare una superficie pari a circa 551 chilometri quadrati per la costruzione del telescopio, di cui 362 potranno essere riscattati fra 50 anni e sono stati «prestati» per evitare l'inquinamento luminoso o quello causato da eventuali miniere. Questi 551 chilometri quadrati si aggiungeranno ai 719 confinanti riservati ad un altro telescopio dell'ESO, quello del Cerro Paranal, che formerà dunque con il Cerro Armazones (il luogo dove sarà costruito l'E–ELT) una gigantesca area di circa 1270 km quadrati. Il governo cileno ha inoltre garantito il suo completo appoggio al governo.
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Un ingegnere alla sede dell'ESO a Garching, in Germania, controlla uno dei 798 segmenti che comporranno lo specchio principale dell'E–ELT (© immagine ESO) |
Parlando ancora dei recenti quanto enormi passi in avanti del progetto, sempre ad ottobre uno studio indipendente ha dato un'ulteriore conferma al Consiglio che l'intero progetto non supererà il budget approvato dal Consiglio stesso per l'anno prossimo, pari a circa 1 miliardo e 82 milioni di euro. Appena un mese prima, a settembre, il Comitato Scientifico e Tecnico (l'STC) aveva garantito che il progetto era totalmente affidabile anche in termini tecnici.
«L'E-ELT sta per diventare realtà. Un progetto di tale dimensione, comunque, fa sì che l'approvazione della spesa aggiuntiva possa richiedere del tempo» ha commentato de Zeeuw. «Il Consiglio riconosce in ogni caso che il lavoro preparatorio deve iniziare ora perchè il progetto sia pronto per l'inizio della costruzione nel 2012». Subito dopo la riunione nei quartieri generali dell'ESO, il Consiglio ha reso pubbliche la proposta di costruzione del telescopio di 264 pagine e la sintesi operativa.
Fondi considerevoli sono già stati stanziati da Repubblica Ceca, Svezia e Finlandia, che hanno inoltre donato delle somme aggiuntive. I fondi dagli altri stati dovranno giungere entro l'estate del 2012, quando verrà presa in considerazione l'approvazione finale del progetto.
Purtroppo, il telescopio non potrà entrare in funzione prima del decennio prossimo, ma possiamo già immaginare gli enormi risultati scientifici che compirà.
Link utili: comunicato stampa in lingua italiana dell'ESO (clicca qui), la proposta di costruzione completa (clicca qui)