Una fabbrica stellare antichissima
Tutti noi abbiamo fatto numerosissimi viaggi nel tempo: guardando il cielo stellato in una notte particolarmente limpida, oppure in una cena romantica davanti alla luna piena o, ancora, quando siamo accecati dal Sole. Infatti, la luce – seppur velocissima – impiega comunque del tempo a percorrere la distanza tra un oggetto e un altro. La luce percorre la distanza Terra–Luna in 1,28 secondi: ciò vale a dire che, quando osserviamo la Luna (come nella cenetta romantica che ho proposto come esempio), la vediamo com'era 1,28 secondi fa. Lo stesso accade per il Sole (circa 8 minuti) e per le stelle, che si possono trovare relativamente vicine (da un minimo di 4 anni–luce) oppure lontanissime nello spazio. In un certo senso, anche leggendo questo articolo state compiendo un viaggio nel tempo: la luce dello schermo del vostro computer non giunge immediatamente ai vostri occhi, ma impiega qualche infinitesimale frazione di secondo. Certo, i viaggi del tempo che caratterizzano la nostra vita quotidiana non sono come quelli che vivono giornalmente i più potenti telescopi spaziale che abbiamo mandato in orbita. Proprio pochi giorni fa, alcuni di essi hanno individuato uno dei più lontani ed antichi oggetti celesti.
Si tratta di una galassia – GN-108036 – incredibilmente luminosa, ubicata a 12.9 miliardi di anni luce da noi. Ciò vuol dire che è stata una delle 'fabbriche di stelle' più produttive dei primi milioni di anni dell'Universo.
Si tratta di una galassia – GN-108036 – incredibilmente luminosa, ubicata a 12.9 miliardi di anni luce da noi. Ciò vuol dire che è stata una delle 'fabbriche di stelle' più produttive dei primi milioni di anni dell'Universo.
«L'alto ritmo di formazione stellare riscontrato in GN-108036 implica che stava costruendo la sua massa molto velocemente circa 750 milioni di anni dopo il Big Bang, quando l'Universo aveva solo il 5% della sua attuale età» ha commentato Bahram Mobasher dell'Università della California. «Quindi, questo è probabilmente un antenato delle massicce ed evolute galassie che vediamo oggi».
La galassia è stata identificata da un'équipe internazionale di astronomia guidato da Masami Ouchi dell'Università di Tokyo. Il team ha utilizzato il Subaru Telescope delle Hawaii per scoprire l'oggetto, e il 'co–isolano' W.M. Keck Observatory per confermare la sua presenza. Il tasso di formazione stellare è stato invece stabilito tramite alcune osservazioni effettuate dagli occhi infrarossi dei telescopi spaziali Spitzer e Hubble.
«Abbiamo controllato i nostri risultati in tre diverse occasioni nell'arco di due anni, e ogni volta abbiamo confermato la misurazione precedente» ha commentato Yoshiaki Ono, membro del team di Ouchi.
Quello che ha stupito di più gli astronomi è stato il suo elevatissimo ritmo di formazione stellare: nelle galassie così piccole e antiche, infatti, è sempre stato riscontrato a livelli ben più bassi. GN-108036 produceva circa 100 astri all'anno, molti di più rispetto ai 30 prodotti dalla nostra galassia, che è anche 5 volte più grande e 100 volte più massiccia.
«La scoperta è sorprendente perché le ricerche precedenti non hanno mai trovato galassie così luminose così presto nella storia dell'Universo» ha commentato Mark Dickinson del National Optical Astronomy Observatory a Tucson, nell'Arizona. «Forse, in quelle ricerche GN-108036 era troppo piccola per poter essere osservata. Potrebbe essere un oggetto speciale e raro che abbiamo appena catturato durante un incremento estremo nella sua formazione stellare».
Una fabbrica stellare antichissima
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
22.12.11
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