M 78, un vero e proprio capolavoro dallo spazio!
E' un vero e proprio capolavoro di colori e sfumature quest'immagine del telescopio MPG/ESO ubicato a La Silla, in Cile. Questa incredibile «tela» effigia la nebulosa diffusa e a riflessione Messier 78 (o NGC 2068). Gli agglomerati di polveri e gas interstellari che la compongono sembrano veramente delle pennellate di Michelangelo piuttosto che di Botticelli.
M 78 è visibile nella costellazione Orione, il cacciatore, e, sebbene disti da noi 1350 anni luce (circa 410 parsec), è la più luminosa nebulosa a riflessione del firmamento. Si dice «a riflessione» poiché la radiazione (in questo caso ultravioletta) emessa dagli astri presenti al suo interno non è di tale potenza da permetterle di ionizzare il gas e di quindi renderla visibile. Quella che vediamo non è altro che il riflesso della luce che colpisce i gas, come un mastodontico specchio. Questa luce viene poi divisa in piccoli fasci da particelle fini che la rendono blu all'occhio umano. E questa lunghezza d'onda della luce riesce più facilmente a diffondersi rispetto a quella rossa e verde che compongono l'infrarosso, per esempio.
M 78 è visibile nella costellazione Orione, il cacciatore, e, sebbene disti da noi 1350 anni luce (circa 410 parsec), è la più luminosa nebulosa a riflessione del firmamento. Si dice «a riflessione» poiché la radiazione (in questo caso ultravioletta) emessa dagli astri presenti al suo interno non è di tale potenza da permetterle di ionizzare il gas e di quindi renderla visibile. Quella che vediamo non è altro che il riflesso della luce che colpisce i gas, come un mastodontico specchio. Questa luce viene poi divisa in piccoli fasci da particelle fini che la rendono blu all'occhio umano. E questa lunghezza d'onda della luce riesce più facilmente a diffondersi rispetto a quella rossa e verde che compongono l'infrarosso, per esempio.
Le due stelle precipue sono HD 38563A e HD 38563B, di magnitudine 10 (impercettibili per l'occhio umano), che illuminano le polveri situate entro i 4 anni luce di distanza.
Nella sfolgorante nebulosa si contano anche 45 stelle del tipo T Tauri, ossia stelle non ancora in età adulta (protostelle) e quindi non catalogabili sul diagramma Hertzsprung-Russell. Per esempio, alcune di esse potrebbero avere un disco protoplanetario, ma nessuna potrebbe avere già pianeti stabili e ben formati. Nella nebulosa vi sono 17 oggetti Herbig-Haro, ossia nebulose a riflessione poco luminose che hanno vita quando il gas ionizzato allo stato di plasma (emesso dai poli delle protostelle) impatta molto veementemente con dense nubi. L'onda d'urto provocata dall'impatto mette in movimento gli atomi circostanti, che espellono una parte dell'energia assorbita attraverso onde elettromagnetiche, il che causa la loro illuminazione (fenomeno della triboluminescenza). Non preoccupatevi se non avete capito, si tratta di astrofisica abbastanza complessa.
Concludendo, questa è la prima tela veramente famosa di questo telescopio (che fa parte di un complesso molto più famoso, quello dell'Eso), speriamo solo che non sia anche l'ultima.
M 78, un vero e proprio capolavoro dallo spazio!
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
18.2.11
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