Continuano ad arrivare nuove immagini di Tempel 1

Continuano ad arrivare nuove immagini della cometa Tempel 1, che il 14 Febbraio si è vista protagonista di un incontro ravvicinato con la sonda americana Stardust-NExT. Uno degli obiettivi che erano stati assegnati alla sonda è ormai completato: quello di riuscire a discernere alcune discrepanze sulla superficie della cometa rispetto alle osservazioni della sonda Deep Impact effettuate nel 2005, la quale ha inoltre inviato una «sonda-impattatrice» sulla cometa.

 

L'«incontro», se così possiamo definirlo, ha registrato il suo culmine alle 14:40 ora italiana del 14 Febbraio, quando la sonda distava dalla cometa solo 178 chilometri. La sonda Stradust ha per ora inviato a terra 72 immagini ad alta risoluzione di Tempel 1. Ha inoltre raccolto ben 468 kilobyte di meticolose informazioni sulla coda della cometa.

«La missione ha avuto successo al 100 %» asserisce Joe Veverka, il "principal investigator" della missione. «Abbiamo constatato molte nuove cose che non ci aspettavamo, e lavoreremo sodo per capire cosa Tempel 1 sta cercando di dirci».

Molte immagini hanno fornito agli scienziati allettanti indizi sull'esito della collisione della sonda  Deep Impact. «Abbiamo visto un cratere con un piccolo rilievo al centro» ci spiega Pete Schultz della Brown University, suggerendo implicitamente che si tratta della collisione con l'impattatore.

«Questa sonda ha percorso più di 3,5 miliardi di miglia [5,6 miliardi di chilometri circa] e, mentre il suo ultimo incontro ravvicinato è finito, la sua missione di scoperta non lo è ancora» afferma Tim Larson, nelle cui parole traspare un appena percettibile senso di fierezza per la propria sonda. Un'emozione che probabilmente accomuna tutti i ricercatori al Jet Propulsion Laboratory ubicato a Pasadena, in California. «Continueremo ad osservare la cometa finché l'équipe scientifica non potrà più trarne informazioni utili, e dopo ciò Stardust si prenderà il suo meritato riposo» continua Larson.

Mentre la "cena" di San Valentino con la cometa è oramai conclusa, Stardust continuerà a guardare Tempel 1 da lontano, sempre più lontano, procedendo verso luoghi remoti e appartati. Ma non dimenticherà facilmente questo incontro "speciale". E, in tutta sincerità, nemmeno io.