Hubble sonda le atmosfere aliene di due mondi potenzialmente abitabili
"L'assenza di un soffocante mantello di idrogeno ed elio incrementa la potenziale abitabilità di questi pianeti," spiega Nikole Lewis dell'STScI. "Se avessero un'importante copertura di idrogeno ed elio, nessuno dei due potrebbe ospitare forme di vita, poiché la densa atmosfera si comporterebbe come una serra."
L'analisi è stata condotta dal potente occhio robotico a infrarossi della Wide Field Camera 3 a bordo di Hubble. Gli scienziati hanno cercato di individuare le impronte chimiche lasciate da varie specie all'interno degli spettri della luce filtrata attraverso le atmosfere di questi lontani mondi.
"Queste osservazioni iniziali sono un primo passo molto promettente nel tentativo di comprendere questi mondi e capire se sono rocciosi come la Terra e se possono ospitare forme di vita," spiega Geoff Yoder della NASA. "È un'era molto emozionante per la ricerca sugli esopianeti."
I due pianeti orbitano attorno a una nana rossa formatasi almeno 500 milioni di anni fa. La loro scoperta risale alla fine dell'anno scorso e porta la firma del telescopio belga TRAPPIST, situato in Cile. I pianeti sono caratterizzati da periodi orbitali di 1.5 e 2.4 giorni, rispettivamente, e risultano tra 20 e 100 volte più vicini alla superficie della propria stella rispetto alla distanza che separa la Terra dal Sole. Tuttavia, la bassa temperatura della stella consente ai due mondi di avere temperature piuttosto miti. Gli scienziati sospettano che almeno uno dei due pianeti, TRAPPIST-1c, si trovi nella fascia abitabile del proprio sistema planetario, la distanza dalla propria stella a cui l'acqua liquida può esistere stabilmente.
Le osservazioni sono state eseguite il 4 Maggio, in occasione di un raro transito simultaneo. Nell'arco di pochi minuti, entrambi i pianeti hanno transitato di fronte al disco della stella, consentendo agli scienziati di raccogliere la luce stellare filtrata attraverso le loro atmosfere. Secondo la ricostruzione orbitale operata dagli astronomi, un simile transito avviene ogni due anni circa.
L'obiettivo ora sarà ripetere le osservazioni su atmosfere popolate da elementi più pesanti dell'idrogeno, come le atmosfere che avvolgono la Terra e Venere.
"Con maggiori dati, potremmo riuscire a rilevare metano o a osservare le strutture spettrali dell'acqua, il che ci darebbe importanti indicazioni sulla profondità delle atmosfere," spiega Hannah Wakeford della NASA.
Il successore di Hubble, il telescopio spaziale James Webb, sarà in grado di raccogliere le firme spettrali di potenziali biomarcatori, come anidride carbonica, ozono, vapore acqueo e metano. Il telescopio riuscirà inoltre a costruire profili di temperatura e pressione delle atmosfere aliene.
"Questi pianeti grandi quanti la Terra sono i primi mondi che gli astronomi possono studiare in dettaglio per determinare se sono in grado di sostenere vita o meno," spiega Julien de Wit del MIT. "Hubble gioca un ruolo centrale nel dirci quali di questi pianeti terrestri saranno interessanti da studiare più in dettaglio con Webb."
Hubble sonda le atmosfere aliene di due mondi potenzialmente abitabili
Reviewed by Pietro Capuozzo
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20.7.16
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