Il Giappone studia una missione per sostituire Hitomi


L'agenzia spaziale giapponese, la JAXA, sta valutando l'opzione di costruire un telescopio di ricambio per sostituire Hitomi, il satellite esploso a Marzo di quest'anno, un mese dopo il suo lancio. A riferirlo è stato Paul Hertz, direttore della divisione di astrofisica della NASA, che ha rivelato di essere stato contattato dalla JAXA per sapere se l'agenzia statunitense fosse disponibile a fornire a proprie spese un secondo spettrometro SXS per l'eventuale successore di Hitomi.
Se approvato dal governo nipponico, il satellite, noto come ASTRO-H2, decollerebbe entro la fine del decennio.
"La JAXA ha detto di voler ricostruire Hitomi," ha spiegato Hertz. Il costo che la NASA dovrebbe affrontare per ricostruire lo strumento SXS, considerando sia il design già esistente che possibili pezzi di ricambio già costruiti, si aggira probabilmente tra 70 e 90 milioni di dollari, da spalmare tra il 2017 e il 2021.
"Non so se il mio budget [quello della divisione di astrofisica della NASA] verrebbe aumentato se decidessimo di ricostruire SXS," ammette Hertz. Tuttavia, Hertz ritiene probabile che, anche qualora la NASA dovesse decidere a sfavore di un aumento di budget, alcuni piccoli tagli qua e là riuscirebbero a fornire i finanziamenti necessari alla ricostruzione dello strumento. "Secondo me, questo genere di cambiamenti non causano gravi danni ai nostri programmi. L'impatto è accettabile."
La JAXA non ha ancora formalmente approvato la costruzione di ASTRO-H2, in mancanza di un via libera dal governo. "Stanno chiedendo al governo il permesso di riprogrammare il loro budget nell'attuale anno fiscale," prosegue Hertz. "Vogliono iniziare [la ricostruzione] quest'anno solare." Ciò vorrebbe dire decollare entro il 2020, secondo le stime degli ingegneri.
Vista l'urgenza della decisione, Hertz ha chiesto una presa di posizione da parte della commissione astrofisica della NASA il prima possibile. Hertz incontrerà alcune autorità della JAXA a inizio Agosto per valutare lo stato di ASTRO-H2 e l'eventuale partecipazione americana alla missione. Senza la volontà da parte della NASA di ricostruire lo strumento SXS, la JAXA potrebbe decidere di abbandonare l'idea.
Vari membri della commissione astrofisica della NASA hanno già riconosciuto l'importanza, almeno da un punto di vista scientifico, di una missione come ASTRO-H2. In una delle sue pochissime osservazioni, Hitomi aveva dimostrato il suo elevatissimo potenziale scientifico, riuscendo a mappare le complesse dinamiche nel cuore dell'ammasso galattico di Perseo. Nessuna missione simile a Hitomi è prevista fino al 2028, ovvero quando decollerà la missione europea Athena.
Lo strumento SXS e i suoi predecessori sono stati colpiti da una lunga scia di fallimenti. Un simile strumento lanciato a bordo del telescopio spaziale giapponese ASTRO-E era andato perso nel 2000, quando il satellite precipitò nell'oceano in seguito a un'esplosione durante il decollo. Un altro strumento simile volò su ASTRO-E2, noto anche come Suzaku. Il satellite riuscì a raggiungere l'orbita prevista; tuttavia, nel giro di qualche giorno perse le sue riserve di elio liquido, impedendo allo strumento di operare.
"Dobbiamo essere molto cauti nell'investire i nostri soldi e nel dare i nostri strumenti a qualcuno che ha una storia di fallimenti come questa," è stato il commento di uno dei membri della commissione della NASA.
"Non ci accontentiamo di semplicemente fare in modo che gli errori commessi in passato non accadano di nuovo," spiega Hertz. "Vogliamo lavorare con la JAXA per rivedere tutte le loro pratiche nel gestire questi complessi sistemi. La NASA non vuole entrare in alcuna partnership se non siamo sicuri che risulterà in un successo."
Il Giappone studia una missione per sostituire Hitomi Il Giappone studia una missione per sostituire Hitomi Reviewed by Pietro Capuozzo on 25.7.16 Rating: 5
Riproduzione riservata. (C) Polluce Notizie 2010-2017. Powered by Blogger.