Il Soyuz torna a volare dopo l'incidente della Progress

Un satellite Kobalt-M.
Il primo razzo Soyuz 2-1a a volare dopo quello coinvolto nel catastrofico fallimento di un veicolo Progress diretto verso la Stazione Spaziale ha spiccato il volo, stavolta pare con successo. Il lancio, tenuto quasi del tutto segreto fino a pochi minuti prima del decollo, ha interessato un satellite spia Kobalt-M. Il decollo è avvenuto dal cosmodromo di Plesetsk alle 17:24 ora italiana.
Il satellite, un'evoluzione dello Yantar e costruito dalla TsSKB Progress di Samara e dall'OAO Arsenal di San Pietroburgo, dispone di due capsule di rientro in grado di riportare sulla terraferma i materiali raccolti dall'orbita. Si pensa che quello decollato oggi sia l'ultimo satellite del programma. I satelliti Kobalt-M vengono solitamente inseriti su orbite di 170 per 370 chilometri di quota, con un'inclinazione compresa tra i 62.8 e i 67.2 gradi.
Il primo Kobalt-M decollò il 24 Settembre 2004 in cima a un Soyuz-U. Il satellite rientrò sulla Terra dopo 107 giorni. Il satellite successivo, lanciato il 3 Maggio 2006, rientrò dopo 74 giorni, seguito da un terzo durato 76 giorni in orbita. Dopo varie missioni simili, un Kobalt-M decollato nel 2012 ha stabilito il nuovo record di permanenza in orbita del programma, rientrando dopo 130 giorni in orbita.
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