La traiettoria di New Horizons attraverso il sistema di Plutone

La traiettoria di New Horizons attraverso Plutone. Credit Polluce Notizie / www.pollucenotizie.com
Fra meno di quaranta giorni, la sonda New Horizons della NASA, in viaggio da quasi un decennio, scriverà la storia dell'esplorazione spaziale diventando il primo oggetto artificiale a visitare Plutone e a studiare da vicino la terza fascia del sistema solare, l'unica che rimane ancora inesplorata. Qui sul nostro sito abbiamo già dedicato e continueremo a dedicare grandissima attenzione a questo storico incontro, con interviste e materiali esclusivi. Oggi abbiamo rilasciato l'unico grafico "ufficiale" della traiettoria della sonda attraverso il sistema di Plutone in italiano, "ufficiale" perché prodotto in collaborazione con gli scienziati della missione.

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L'incontro con Plutone: tutto ciò che c'è da sapere
L'obiettivo primario di New Horizons sarà quello di mappare la superficie di questi mondi remoti e inesplorati, tentando di raccogliere quante più informazioni possibile su eventuali fenomeni geologici o vulcanici. Detto questo, data la distanza della sonda dalla Terra, meno dell'1% dei dati - immagini comprese - potranno essere scaricati in tempo reale durante l'incontro. New Horizons terminerà di trasmettere indietro tutti i dati del sorvolo solo a fine 2016.
Dato che l'asse di rotazione di Plutone è inclinato di 120 gradi, saremo in grado di osservare solo l'emisfero boreale del pianeta nano: il polo sud, infatti, sarà immerso nella più totale oscurità. Ma cosa possiamo aspettarci dalla superficie di Plutone? "Pensiamo che la superficie di Plutone sia formata da azoto molecolare, metano, monossido di carbonio e etano allo stato ghiacciato, poggianti su una base di ghiaccio d'acqua," ci aveva spiegato in una recente intervista al nostro sito Randall Gladstone, che dirigerà lo studio delle atmosfere di Plutone e satelliti. "In seguito all'impatto che generò Caronte, Plutone assunse una forma molto allungata, e rilassarsi da quello stato [cioè tornare a essere pressoché sferico] potrebbe aver aperto numerose fratture nel suolo."
Data l'incredibile velocità di New Horizons - la sonda più veloce mai lanciata - potremo ottenere una mappatura ad alta risoluzione solo di un emisfero, quello illuminato dal Sole al momento dell'incontro. Le fotocamere della sonda tenteranno comunque di osservare l'emisfero immerso nell'ombra sfruttando la debolissima illuminazione proveniente dalla luce riflessa da Caronte.
Un altro obiettivo importante della missione sarà quello di studiare le atmosfere di Plutone e Caronte. "L'atmosfera di Plutone probabilmente non supera i 20 microbar, cioè 20 milionesimi della pressione dell'atmosfera terrestre, e secondo alcuni modelli mentre Plutone si allontana dal Sole si potrebbe addirittura ghiacciare del tutto in superficie," ha proseguito Gladstone. "Sappiamo che è composta da azoto molecolare, metano e monossido di carbonio, ma probabilmente troveremo anche tracce di argon, altri idrocarburi (acetilene e diacetile, ad esempio) e nitrili (come acido cianidrico e dicianoacetilene)." L'atmosfera di Plutone è una delle sole quattro conosciute nel sistema solare per essere dominate da azoto: le altre tre sono quelle che avvolgono Titano, Tritone e la Terra.
New Horizons studierà l'atmosfera di Plutone mediante due occultazioni: il transito di Plutone davanti al Sole e poi davanti alla Terra. Entrambi i transiti avverranno circa un'ora dopo l'incontro ravvicinato e si accavalleranno quasi del tutto, data la grande vicinanza angolare (solo 0.24 gradi) tra Terra e Sole visti da distanze come quella a cui si trova Plutone. New Horizons studierà la prima occultazione, quella solare, con il suo strumento Alice (che opera nella banda di lunghezze d'onda tra 57 e 187 nanometri), e quella radio con l'antenna REX (a 4.2 cm di lunghezza d'onda). Un'ora e mezza dopo, la sonda ripeterà la stessa operazione con Caronte, che forse possiede una debole atmosfera transiente prodotta dagli scarti espulsi da quella di Plutone, e poi ancora osserverà un'ulteriore occultazione di Plutone con una stella di sottofondo. Lo strumento Alice tenterà inoltre di raccogliere i fotoni espulsi a 134 nanometri di lunghezza d'onda quando una molecola di azoto molecolare viene spezzata in due ed eccitata da un elettrone a sua volta prodotto dalla ionizzazione di un'altra molecola di azoto colpita da un fotone.
Attualmente, New Horizons è alla ricerca di eventuali lune e/o satelliti che potrebbero rappresentare un potenziale ostacolo per la missione. "Il pericolo è che le piccole lune siano fonti di detriti o perfino anelli: particelle piccole quanto un chicco di caffè, o addirittura meno, potrebbero danneggiare in maniera irreparabile la sonda," ci aveva spiegato Cathy Olkin della missione in un'altra intervista rilasciata in esclusiva per il nostro sito. "Abbiamo perciò deciso di volare in una zona priva di orbite stabili. Ma vogliamo comunque essere preparati a qualunque emergenza. Se dovessimo trovare qualcosa sul nostro percorso in grado di mettere in pericolo la sonda, disponiamo già di piani di emergenza da attuare. Questi piani includono la modifica della nostra traiettoria attraverso il sistema di Plutone e volare con l’antenna davanti per usarla come scudo da eventuali impatti."
Per sapere di più sulla missione, vi invitiamo a leggere le nostre due interviste complete a Randy Gladstone e Cathy Olkin. Naturalmente, potrete seguire la missione in diretta qui sul nostro sito e sulla nostra pagina Facebook!
La traiettoria di New Horizons attraverso il sistema di Plutone La traiettoria di New Horizons attraverso il sistema di Plutone Reviewed by Pietro Capuozzo on 6.6.15 Rating: 5
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