Cerere, nuove foto a diverse esposizioni per definire i puntini luminosi

Il volto di Cerere a un'esposizione più breve del normale.

La NASA ha rilasciato una nuova immagine dei misteriosi puntini bianchi sulla superficie del pianeta nano Cerere. La foto è stata scattata dalla sonda Dawn il 15 Giugno dalla sua Survey Orbit, a 4400 chilometri di quota e a una risoluzione di 410 metri per pixel. L'immagine è stata ottenuta a un'esposizione visibilmente minore delle precedenti, nel tentativo di mettere a fuoco i puntini. Purtroppo, anche in quest'ultima foto è visibile solo il contorno o poco più di queste enigmatiche strutture.

"Riusciamo a vedere il contorno sul suolo, e crediamo che vi sia non un rilievo ma piuttosto una conca nella superficie con del materiale molto riflettente," ha spiegato Christopher Russell della UCLA, a capo della missione. "Avremo bisogno di completare la nostra mappatura per avere una topografia accurata dell'area."

I puntini luminosi, individuati già durante la fase di avvicinamento, si trovano in un cratere di circa 90 chilometri di diametro. Inizialmente ritenuti essere due punti unici, uno dei due - quello di destra - è risultato essere formato da almeno otto puntini minori.

"Si tratta di un indizio importante: adesso sappiamo che il processo geologico che ha portato alla formazione del puntino di sinistra avviene anche a scale minori, come testimoniato dai puntini più piccoli a destra," ha proseguito Russell. Il puntino a sinistra, che appare relativamente ben definito, a differenza del compagno, è largo circa nove chilometri.

Gli scienziati sospettano che i puntini siano depositi di materiale molto riflettente. I due indiziati principali sono ghiaccio e sale. Il secondo sarebbe stato depositato dall'acqua espulsa dall'interno verso lo spazio in forma di geyser. Si ritiene che almeno un quarto della massa di Cerere sia dovuta alla presenza di acqua, in forma solida, nelle sue interiora. Inoltre, prima ancora dell'inserimento in orbita di Dawn, il telescopio spaziale Hubble aveva osservato una rarefatta nube di vapore acqueo sopra la regione che oggi sappiamo ospitare i puntini, suggerendo un'attività di geyser. La scoperta era stata già confermata dal telescopio spaziale Herschel.