Curiosity attraversa una duna di sabbia su Marte

Oltre la piccola duna chiamata Dingo Gap si estende una lunga valle molto interessante a livello geologico, delimitata dal bordo eroso del cratere Gale.
© NASA/JPL-Caltech/Ken Kremer - kenkremer.com/Marco Di Lorenzo

Il rover americano Curiosity è riuscito ad attraversare una pericolosa duna di sabbia marziana, il portale di accesso a una lunga valle di siti interessanti dove il rover eseguirà varie analisi, continuando la sua lunga traversata del cratere Gale verso le pendici del monte Sharp, alto più di 5 chilometri.

«La mia gioia è sopra la Luna per il fatto di essere oltre quella duna! Ho attraversato con successo Dingo Gap», ha scritto il rover su Twitter. Attraversando la duna Dingo Gap, il rover è entrato in una nuova regione chiamata Moonlight Valley.

Curiosity si avvicina sempre di più a Dingo Gap, preparando le sue ruote a una rischiosa manovra attraverso la duna.
© NASA/JPL/Marco Di Lorenzo, Ken Kremer - kenkremer.com

Curiosity ha raggiunto l'altra parte della duna durante il giorno numero 535 di missione, il 7 Febbraio in Italia.

Le immagini mostrano che le ruote non sono slittate e hanno attraversato la sabbia senza problemi. Altre immagini panoramiche mostrano dei minerali e delle vene interessanti nelle immediate vicinanze di Curiosity.

«Moonlight Valley è attraversata da molte vene di minerali», ha spiegato John Grotzinger della NASA.

«Il rover ha attraversato con successo Dingo Gap», ha scritto Ken Herkenhoff, collega di Grotzinger, aggiungendo che «i dati sembrano buoni».

Curiosity ha appena attraversato la duna: le tracce lasciate dalle sue sei ruote indicano che tutto è andato liscio.
© NASA/JPL/Marco Di Lorenzo, Ken Kremer - kenkremer.com

Passare attraverso questa duna, alta circa un metro, ha consentito a Curiosity di evitare un percorso su delle rocce sporgenti che avrebbero potuto bucare ulteriormente le sue sei ruote, già in uno stato tutt'altro che ottimale.

Curiosity potrà ora incamminarsi verso un sito di interesse scientifico ribattezzato KMS-9, che dista in linea d'aria 800 metri da Curiosity.

In questo sito, gli scienziati hanno osservato «tre diversi tipi di terreni esposti e una superficie relativamente priva di polvere», come spiega Katie Stack del Caltech.

Le varie fotocamere poste sul fronte e sul retro di Curiosity mostrano ciò che il rover sta vedendo in questi attimi.
© NASA

Ancor prima dello spettacolare atterraggio del rover nel cratere Gale, gli scienziati avevano diviso la regione in uno schema di 140 quadranti, larghi un chilometro e mezzo l'uno. Curiosity era atterrato nel quadrante Yellowknife, aveva attraversato i quadranti Mawson e Coeymans e pochi giorni fa è entrato nel quadrante Kimberly, che ospita KMS-9.

«Quest'area è interessante perché possiamo vedere terreni diversi da quelli che Curiosity ha visitato finora», spiega la Stack. «Un sito presenta striature orientate in una stessa direzione. Un altro è liscio, senza striature. Non sappiamo ancora di cosa si tratti».

Curiosity, abbandonata Yellowknife Bay, ha iniziato una lunga traversata del cratere Gale fino alle pendici del monte Sharp, la sua destinazione finale, che raggiungerà quest'estate. Il rover ha percorso 4,89 chilometri in totale, di cui 264,7 metri nell'ultimo mese, fermandosi un paio di volte ad analizzare rocce interessanti. Tra queste, la roccia Harrison, analizzata il 15 Gennaio, ha rivelato cristalli lineari ricchi di feldspato.

Gli ingegneri stanno sottoponendo una copia del rover rimasta a terra per verificare le reazioni ai vari tipi di terreno e per verificare la capacità degli strumenti di eseguire analisi su dei pendii.

«Questi test», spiega Daniel Limonadi della NASA, «ci stanno dando sicurezza per le operazioni che eseguiremo quando Curiosity si troverà sulle pendenze del monte Sharp».