Curiosity valuta nuove scorciatoie su Marte attraverso dune di sabbia
Le pendici del monte Sharp, alto 5 km e destinazione finale di Curiosity, emergono dall'orizzonte marziano. © NASA/JPL-Caltech |
Il team di ingegneri della NASA sta programmando attentamente i prossimi passi del rover Curiosity sulla superficie marziana. Gli scienziati hanno già individuato un sito interessante dove il rover si fermerà per eseguire varie analisi, ma ancora non sanno che via prendere per arrivarci.
Per evitare di bucare ulteriormente le leggere ruote di alluminio del rover, già in condizioni tutt'altro che buone, il team vuole tagliare attraverso una duna di sabbia potenzialmente pericolosa.
Un'immagine della duna Dingo Gap, alta un metro e delimitata da due piccole scarpate. © NASA/JPL-Caltech/MSSS |
Le immagini orbitali hanno permesso agli scienziati di individuare un sito interessante dove Curiosity perforerà una roccia e analizzerà campioni del suo interno. Per arrivarci, i controllori stanno valutando una possibile scorciatoia attraverso una stretta duna chiamata Dingo Gap delimitata da due piccole scarpate.
Una fotografia a colori della roccia Harrison, che è stata analizzata da Curiosity il 15 Gennaio 2014. © NASA/JPL-Caltech/LANL/CNES/IRAP/LPGNantes/CNRS/IAS/MSSS |
Passare attraverso questa duna, alta circa un metro, consentirebbe a Curiosity di evitare un percorso su delle rocce sporgenti che potrebbero ulteriormente bucare le sue sei ruote, già in uno stato non ottimale.
Curiosity si sta avvicinando alla duna da sud-est per eseguire ulteriori indagini sulla sicurezza del passaggio.
Un'immagine ravvicinata di Harrison, che mostra i suoi cristalli lineari ricchi di feldspato. © NASA/JPL-Caltech/LANL/CNES/IRAP/LPGNantes/CNRS/IAS |
«La decisione non è ancora stata presa, ma è prudente avvicinarsi per controllare», ha spiegato Jim Erickson della NASA qualche giorno fa. «Daremo un'occhiata oltre la duna nella valle subito a ovest per vedere se il terreno è buono come è sembrato dalle analisi delle immagini orbitali». Le fotografie sono state scattate dalla potente fotocamera HiRISE a bordo dell'orbiter statunitense MRO.
Il sito di interesse scientifico che gli scienziati vogliono raggiungere è stato ribattezzato KMS-9, e dista in linea d'aria 800 metri da Curiosity. Ogni percorso valutato finora è però molto più lungo.
In questo sito, gli scienziati hanno osservato «tre diversi tipi di terreni esposti e una superficie relativamente priva di polvere», come spiega Katie Stack del Caltech.
Questa mappa mostra Darwin e Cooperstown, due affioramenti analizzati da Curiosity, e il sito KMS-9. © NASA/JPL-Caltech/Univ. of Arizona |
Ancor prima dello spettacolare atterraggio del rover nel cratere Gale, gli scienziati avevano diviso la regione in uno schema di 140 quadranti, larghi un chilometro e mezzo l'uno. Curiosity era atterrato nel quadrante Yellowknife, aveva attraversato i quadranti Mawson e Coeymans e pochi giorni fa è entrato nel quadrante Kimberly, che ospita KMS-9.
«Quest'area è interessante perché possiamo vedere terreni diversi da quelli che Curiosity ha visitato finora», spiega la Stack. «Un sito presenta striature orientate in una stessa direzione. Un altro è liscio, senza striature. Non sappiamo ancora di cosa si tratti».
Un'immagine da vicino della duna Dingo Gap, una possibile scorciatoia che consentirebbe a Curiosity di evitare un terreno appuntito. © NASA/JPL-Caltech |
Curiosity, abbandonata Yellowknife Bay, ha iniziato una lunga traversata del cratere Gale fino alle pendici del monte Sharp, la sua destinazione finale, che raggiungerà quest'estate. Il rover ha percorso 4,89 chilometri in totale, di cui 264,7 metri nell'ultimo mese, fermandosi un paio di volte ad analizzare rocce interessanti. Tra queste, la roccia Harrison, analizzata il 15 Gennaio, ha rivelato cristalli lineari ricchi di feldspato.
Gli ingegneri stanno sottoponendo una copia del rover rimasta a terra per verificare le reazioni ai vari tipi di terreno e per verificare la capacità degli strumenti di eseguire analisi su dei pendii.
«Questi test», spiega Daniel Limonadi della NASA, «ci stanno dando sicurezza per le operazioni che eseguiremo quando Curiosity si troverà sulle pendenze del monte Sharp».
Curiosity valuta nuove scorciatoie su Marte attraverso dune di sabbia
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
2.2.14
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