Colpaccio della NASA, annunciati 833 nuovi pianeti extrasolari

Grafico degli 833 nuovi pianeti in transito davanti alle loro stelle. Foto SETI/J Rowe and NASA Ames/W Stenzel
Scienziati da tutto il mondo si stanno riunendo questa settimana a Moffett Field, in California, presso l'Ames Research Center della NASA per la seconda conferenza del team di Kepler, il cacciatore di esopianeti. Negli scorsi giorni è stata annunciata la scoperta di 833 nuovi candidati pianeti, portando il numero totale a 3538. Di questi, 104 si trovano nella fascia abitabile del loro sistema, e 10 di essi sono anche di tipo terrestre.
Le analisi dei dati raccolti da Kepler indicano che quasi ogni stella nella nostra galassia ha almeno un pianeta. Quando alziamo gli occhi al cielo notturno, dobbiamo quindi immaginarci che centinaia dei puntini luminosi che vediamo ospitino un sistema planetario simile al nostro.

L'aumento percentuale per dimensioni del pianeta in seguito all'annuncio di oggi. Foto NASA
«L'impatto dei risultati della missione Kepler sulla ricerca di esopianeti e sull'astrofisica stellare è dimostrato dalla presenza di quasi 400 scienziati da 30 nazioni diverse alla Kepler Science Conference», spiega William Borucki, dell'Ames. «Ci siamo riuniti per celebrare e incrementare il nostro successo all'inaugurazione di una nuova era nell'astronomia».
Più di 3500 potenziali pianeti sono stati scoperti da Kepler nei suoi primi tre anni di missione. Rispetto al precedente aggiornamento, risalente a Gennaio, i candidati identificati da Kepler sono aumentati del 29% e sono ora 3538.
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Le analisi guidate da Jason Rowe del SETI Institute a Mountain View, in Califonia, mostrano che il maggiore aumento percentuale rispetto a Gennaio, pari al 78%, si è verificato nella categoria dei pianeti terrestri. Ciò suggerisce che forse i pianeti simili al nostro sono più comuni di quanto pensiamo.
Un'analisi statistica indipendente sui dati di Kepler è giunta alla conclusione che almeno una ogni cinque stelle simili al Sole ospita un pianeta con una massa minore del doppio di quella terrestre attorno alla fascia abitabile. Il team è stato guidato da Erik Petigura dell'Università della Califonia a Berkeley.
Kepler ha rivoluzionato anche un altro settore dell'astronomia, l'astrosismologia, ossia lo studio della struttura interna delle stelle mediante l'analisi delle onde sonore generate dai moti che accadono al di sotto della superficie della stella, un po' come i geologi che studiano le onde sismiche per ricostruire l'interno della Terra.
«Le stelle sono i mattoncini fondamentali della galassia, ne guidano l'evoluzione fornendo rifugio ai pianeti. Per studiare le stelle, si esplora veramente la galassia e il nostro posto all'interno di essa», spiega William Chaplin dell'Università di Birmingham. «Kepler ha rivoluzionato l'astrosismologia fornendoci osservazioni di una precisione, durata e continuità senza precedenti per migliaia di stelle. Fino a pochi anni fa avremmo potuto solamente sognare dati così».
Il telescopio spaziale della NASA ha studiato 150 mila stelle ogni 30 minuti per 4 anni. Il telescopio è attualmente fuori uso in orbita in seguito a un grave problema alle sue ruote di reazione, ma gli scienziati devono ancora analizzare più di un anno di dati.
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«C'è ancora un anno intero di dati da analizzare», spiega Borucki.
Due anni fa, alla prima Kepler Science Conference, gli scienziati annunciavano la scoperta del primo pianeta nella fascia abitabile del proprio sistema, Kepler-22 b.
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Solo una settimana fa era stato annunciato il primo pianeta di dimensioni terrestri e di tipo roccioso, Kepler-78b. Purtroppo, però, il pianeta completa una rivoluzione attorno alla propria stella in sole 8,5 ore, e la sua temperatura superficiale è di 2027 gradi centigradi, il che lo rende inospitale.
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Colpaccio della NASA, annunciati 833 nuovi pianeti extrasolari Colpaccio della NASA, annunciati 833 nuovi pianeti extrasolari Reviewed by Pietro Capuozzo on 6.11.13 Rating: 5
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