Non solo ISON: un'altra cometa da vedere a Novembre
Con tutti gli occhi puntati sulla promettente cometa ISON, altri oggetti celesti interessanti sono passati in secondo piano, come la cometa di Encke. La cometa, una delle più studiate nella storia, si sta preparando a sfiorare il Sole, solo una settimana prima di ISON.
La cometa di Encke, la seconda a ricevere un nome ufficiale, può essere considerata come uno dei membri più anziani e fedeli della famiglia delle comete, assieme a quella di Halley: la sua incredibile storia la rende unica, e raramente ci delude nei cieli notturni.
Encke, tra le comete che conosciamo, è quella con il periodo orbitale più breve: completa una rivoluzione attorno al Sole ogni 3,3 anni, mente la maggior parte delle comete hanno periodi di decine di migliaia di anni. Dato che si tiene sempre a una distanza di sicurezza da Giove, la sua orbita è rimasta stabile per secoli.
Quest'anno, la cometa raggiungerà il suo perielio, ossia il punto della sua orbita più vicino al Sole, il 21 Novembre. Ogni volta che la cometa raggiunge questo punto tra Novembre e Gennaio, si verificano le migliori condizioni di osservabilità per l'emisfero boreale. Al contrario, quando il perielio cade tra Maggio e Luglio, è quasi impossibile osservare la cometa da sopra l'equatore, mentre gli osservatori nell'emisfero australe sono favoriti.
La complessa storia della cometa di Encke getta le sue radici indietro di oltre due secoli. Fu osservata per la prima volta dal francese Pierre Méchain il 17 Gennaio 1786.
Dieci anni dopo, ossia tre rivoluzioni dopo, la cometa fu riscoperta per caso da Caroline Herschel, il 7 Novembre 1795. La cometa si trovava allora a 38,6 milioni di chilometri, e secondo il fratello William, grande astronomo e fisico, era visibile anche a occhio nudo, addirittura più luminosa della Galassia di Andromeda.
La cometa scomparì nel crepuscolo serale tre settimane dopo, e gli scienziati non furono in grado di calcolare l'orbita della cometa. Non immaginando che potesse essere la stessa che era stata scoperta solo 10 anni prima, la cometa fu quasi dimenticata.
Altri 10 anni dopo, la cometa fu riscoperta per la terza volta, e tre volte, da tre scienziati: Jean Louis Pons di Marsiglia, Johann Sigismund Huth di Francoforte sull'Oder, e Alexis Bouvard di Parigi. I tre riscoprirono indipendentemente la cometa a poche ore di distanza l'uno dall'altro nella mattinata del 20 Ottobre 1805.
Solo altri dieci anni dopo, nel 1818, fu riconosciuto il breve periodo orbitale della cometa, dopo che Pons l'aveva nel frattempo riscoperta di nuovo, una quarta volta. A chiarire la questione fu il ventisettenne Franz Encke, che si accorse che le comete osservate nel 1786, 1795, 1805 e 1818 erano in realtà la stessa. Egli calcolò che la cometa sarebbe stata visibile il 24 Maggio del 1822, e così fu.
I suoi calcoli furono così precisi che la comunità scientifica decise di attribuirgli la cometa. Egli rifiutò l'offerta fino alla sua morte, riconoscendola sempre come "cometa di Pons", che fra l'altro non era neanche il vero scopritore. Solo altre quattro comete oggi portano il nome di una persona diversa dal proprio scopritore, tra cui quella di Halley.
Da allora, la cometa è stata osservata ogni volta che si è ripresentata, con l'eccezione del 1944, sia per la sua posizione sfavorevole nel cielo che per la chiusura di gran parte degli osservatori per il conflitto mondiale.
La cometa ha raggiunto il suo ultimo afelio nell'Aprile del 2012, trovandosi a 613 milioni di chilometri dal Sole, e si sta ora precipitando verso la nostra stella. La cometa di Encke è passata accanto alla Terra il 17 Ottobre, tenendosi a una distanza di 72,4 milioni di chilometri. Il 21 Novembre passerà a soli 50,5 milioni di chilometri dal Sole, nel suo 62esimo passaggio ravvicinato osservato dall'umanità.
Con un periodo orbitale così breve e che la tiene sempre a una distanza così ravvicinata dal Sole, la cometa probabilmente ha dato quasi tutto quel che aveva da dare, e perciò non ci dobbiamo aspettare una coda molto sviluppata e luminosa. Sarà necessario un telescopio o almeno un paio di binocoli molto potenti per osservarla.
La cometa si sta dirigendo verso sud-est attraverso la costellazione della Vergine, dove risiederà per i prossimi 9 giorni. Attualmente brilla a una magnitudine di 7, appena mezzo grado sopra la visibilità a occhio nudo.
Poco dopo il suo perielio, la cometa di Encke sfiorerà (solo nei nostri cieli, non nella realtà) la cometa ISON, passandole quasi il testimone nella corsa verso il Sole: ISON infatti raggiungerà il suo perielio il giorno 28. [Leggi: Guida: osservare la cometa ISON a Novembre]
Come osserva Robert S. Richardson, ex-direttore del Griffith Observatory, se vi capita di osservare la cometa, sappiate che l'avete osservata più volte di Encke stesso. «Anche se ha dedicato circa 40 anni a monitorare il percorso di questa cometa, Encke non si è mai preoccupato di osservarla attraverso un telescopio, in fondo era un uomo da scrivania!»
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Michael Holloway
Non solo ISON: un'altra cometa da vedere a Novembre
Reviewed by Pietro Capuozzo
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13.11.13
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