Decolla il nuovo Falcon 9 riutilizzabile
SpaceX, il leader del settore spaziale privato, ha lanciato ieri per la prima volta la sua nuova versione del Falcon 9, in un ambizioso volo sperimentale che ha portato in orbita quattro satelliti. Il nuovo veicolo di lancio della SpaceX introduce una caratteristica che potrebbe abbattere i costi di missione: l'intero razzo è infatti riutilizzabile, cioè, una volta completata la missione, è quasi pronto a decollare nuovamente.
«È stato un volo pazzesco», ha spiegato John Insprucker della SpaceX. «Ci sono tonnellate di dati in arrivo e pare che sia stato un volo eseguito perfettamente alla lettera».
Il decollo è avvenuto dalla Vandenberg Air Force Base in California alle 18:00 ora italiana di ieri. Si è trattato del primo lancio della SpaceX effettuato dalla West Coast.
Quello di ieri è stato anche il sesto lancio per il Falcon 9 sviluppato dall'agenzia fondata nel 2002 dal miliardario Elon Musk, fondatore anche di Paypal, Tesla Motors e SolarCity.
Il Falcon 9 è progettato per portare in orbita la capsula di rifornimento Dragon, che è diventata il primo veicolo privato ad agganciarsi alla ISS. La SpaceX accetta però anche clienti esterni, come la MDA Corp. canadese in questo caso, che si è prenotata un posto per un satellite meteorologico nel lancio di ieri – la prima volta che un Falcon 9 non viene usato per portare in orbita Dragon. I futuri clienti comprendono l'europea SES, la thailandese Thaicom, l'Orbcomm e l'Asiasat.
Il lancio segna anche il primissimo test delle caratteristiche della nuova generazione del Falcon 9, mirate a rendere il veicolo completamente riutilizzabile. Il primo stadio, infatti, si riaccende due volte subito dopo la separazione dal secondo stadio per ammarare delicatamente nell'Oceano Pacifico.
Purtroppo, non tutto è andato come previsto: la prima manovra, completata 3 minuti e 20 secondi dopo il lancio, ha portato con successo il primo stadio in una traiettoria di rientro nell'Oceano Pacifico, ma la seconda manovra ha causato un aumento di rotazione, il che ha portato i motori a spegnersi in anticipo. Il primo stadio si è così schiantato nell'Oceano, e le squadre di recupero hanno solamente ritrovato detriti – nulla di riutilizzabile.
Il secondo stadio, dopo aver rilasciato i satelliti, avrebbe dovuto riaccendere il motore Merlin 1D, ma, dopo il rilevamento di un problema, il motore ha abortito la manovra.
Tuttavia, trattandosi del primissimo volo sperimentale, nemmeno la SpaceX si aspettava di avere successo anche in questi obiettivi secondari.
«È importante notare che non è una priorità per questo volo e che SpaceX non si aspetta di aver successo con questo primo test», ha spiegato la portavoce Hannah Post.
Il nuovo Falcon 9 si basa sulle tecnologie introdotte dal veicolo sperimentale Grasshooper, che negli ultimi mesi ha raggiunto importanti pietre miliari dalla base della SpaceX a McGregor, in Texas. [Leggi: Nuovo record per il prototipo di razzo riutilizzabile della SpaceX]
Un'altra novità è che la carenatura che protegge il carico utile si è separata appena 4 minuti dopo il lancio, per perdere più massa possibile il più velocemente possibile.
Il satellite meteorologico canadese, chiamato Cassiope, si è separato a 14 minuti e 15 secondi dal lancio, dopo che il razzo aveva raggiunto l'orbita desiderata, con un perigeo di 300 chilometri, un apogeo di 1500 km e un'inclinazione di 80 gradi.
Il lancio ha portato in orbita anche tre passeggeri robotici più piccoli, accanto a Cassiope.
Si tratta del satellite POPACS, un CubeSat privato studiato per misurare gli effetti dei brillamenti solari e delle espulsioni di massa coronale sulla densità degli strati atmosferici esterni del nostro pianeta. [Leggi: Lanciare satelliti nello spazio è alla portata di tutti, coi CubeSat]
Il secondo passeggero è DANDE, una sonda sferica di 50 chili sviluppata dagli studenti dell'Università del Colorado a Boulder, con lo scopo di misurare la resistenza aerodinamica sui satelliti nella bassa termosfera.
Infine, a bordo vi è CUSat della Cornell University, che userà un nuovo algoritmo GPS chiamato CDGPS per fornire una precisione millimetrica.
Il Falcon 9 volerà ancora almeno quattro volte quest'anno, una di esse in una missione ufficiale di rifornimento alla Stazione Spaziale.
Purtroppo, non tutto è andato come previsto: la prima manovra, completata 3 minuti e 20 secondi dopo il lancio, ha portato con successo il primo stadio in una traiettoria di rientro nell'Oceano Pacifico, ma la seconda manovra ha causato un aumento di rotazione, il che ha portato i motori a spegnersi in anticipo. Il primo stadio si è così schiantato nell'Oceano, e le squadre di recupero hanno solamente ritrovato detriti – nulla di riutilizzabile.
Il secondo stadio, dopo aver rilasciato i satelliti, avrebbe dovuto riaccendere il motore Merlin 1D, ma, dopo il rilevamento di un problema, il motore ha abortito la manovra.
Tuttavia, trattandosi del primissimo volo sperimentale, nemmeno la SpaceX si aspettava di avere successo anche in questi obiettivi secondari.
«È importante notare che non è una priorità per questo volo e che SpaceX non si aspetta di aver successo con questo primo test», ha spiegato la portavoce Hannah Post.
Il nuovo Falcon 9 si basa sulle tecnologie introdotte dal veicolo sperimentale Grasshooper, che negli ultimi mesi ha raggiunto importanti pietre miliari dalla base della SpaceX a McGregor, in Texas. [Leggi: Nuovo record per il prototipo di razzo riutilizzabile della SpaceX]
Un'altra novità è che la carenatura che protegge il carico utile si è separata appena 4 minuti dopo il lancio, per perdere più massa possibile il più velocemente possibile.
Il satellite meteorologico canadese, chiamato Cassiope, si è separato a 14 minuti e 15 secondi dal lancio, dopo che il razzo aveva raggiunto l'orbita desiderata, con un perigeo di 300 chilometri, un apogeo di 1500 km e un'inclinazione di 80 gradi.
Il lancio ha portato in orbita anche tre passeggeri robotici più piccoli, accanto a Cassiope.
Si tratta del satellite POPACS, un CubeSat privato studiato per misurare gli effetti dei brillamenti solari e delle espulsioni di massa coronale sulla densità degli strati atmosferici esterni del nostro pianeta. [Leggi: Lanciare satelliti nello spazio è alla portata di tutti, coi CubeSat]
Il secondo passeggero è DANDE, una sonda sferica di 50 chili sviluppata dagli studenti dell'Università del Colorado a Boulder, con lo scopo di misurare la resistenza aerodinamica sui satelliti nella bassa termosfera.
Infine, a bordo vi è CUSat della Cornell University, che userà un nuovo algoritmo GPS chiamato CDGPS per fornire una precisione millimetrica.
Il Falcon 9 volerà ancora almeno quattro volte quest'anno, una di esse in una missione ufficiale di rifornimento alla Stazione Spaziale.
Decolla il nuovo Falcon 9 riutilizzabile
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
30.9.13
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