Un gioiello cosmico come non l'avete mai visto prima
© immagine NASA/ESA |
Messier 9 dista 25 mila anni luce dal nostro pianeta, ed è talmente vicino al centro della nostra galassia che è leggermente deformato dagli intensi campi gravitazionali esercitati dal nucleo stesso della Via Lattea. Questi ammassi sono particolarmente interessanti – oltre che da un punto di vista 'estetico' – perché ospitano alcune delle stelle più antiche dell'intero Universo. Quelle che compongono Messier 9 hanno il doppio dell'età della nostra stella madre, il Sole, e possiedono qualche elemento pesante in meno.
Questi elementi sono particolarmente importanti perché sono indispensabili per la nascita della vita – come la conosciamo noi, almeno. Si tratta di elementi come l'ossigeno, il carbonio, e il ferro che compone il nucleo del nostro pianeta. Tali elementi sono molto rari in ammassi come Messier 9 perché non sono nati assieme all'Universo, ma leggermente più tardi. Vengono infatti rilasciati dalle esplosioni cosmiche note come supernove, ma all'epoca della formazione di Messier 9 vi erano state molte meno esplosioni rispetto a quando è nato il nostro Sole, e perciò questi elementi erano più rari.
Messier 9 fu individuato per la prima volta dal celebre astronomo francese Charles Messier, attorno al 1764. Con gli strumenti disponibili all'epoca, era impossibile separare la luce proveniente da ciascuna stella, e così Messier – vedendo solo una sorgente di luce puntiforme abbastanza sfuocata – la classificò come nebulosa. Dobbiamo aspettare fino al diciottesimo secolo perché gli astronomi – fra i quali William Herschel – si accorgessero della presenza di diverse stelle, e incominciarono a capire la vera natura di Messier 9.
Hubble però dispone di strumenti completamente diversi da quelli di Messier, e non solo è in grado di distinguere ogni singola stella persino nel nucleo dell'ammasso, ma è addirittura in grado di vedere i diversi colori dei singoli astri. Il colore delle stelle indica la loro temperatura, anche se potrebbe sembrare che il colore indichi una temperatura opposta di quella che ci si aspetterebbe: le stelle rosse sono le più fredde, mentre quelle blu sono le più calde.
Fonti
Space Telescope
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Un gioiello cosmico come non l'avete mai visto prima
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
17.3.12
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