Emergenza all'astronauta italiano, interrotta la passeggiata spaziale sulla Stazione

Quella che sarebbe dovuta essere la seconda passeggiata spaziale dell'astronauta Luca Parmitano – che poche settimane fa era divenuto il primo italiano a uscire dalla Stazione Spaziale ed esplorare fisicamente lo spazio – è stata annullata per una grave perdita d'acqua all'interno della tuta spaziale del nostro connazionale. A un certo punto, nelle orecchie di Parmitano c'era talmente tanta acqua da non riuscire a sentire le comunicazioni del collega Chris Cassidy. La passeggiata, che sarebbe dovuta durare 6-7 ore, è stata interrotta dopo 1 ora e 32 minuti. 

L'acqua, in un ambiente di microgravità come quello della Stazione, non si diffonde come qui sulla Terra, ma si attacca a ciò che trova e crea una specie di «atmosfera» liquida attorno a qualsiasi corpo. La faccia di Parmitano, infatti, era interamente avvolta da una bolla di acqua.

«È triste, ma sta bene», ha comunicato l'equipaggio al Centro di Controllo Missione dopo aver rimosso il casco dalla faccia di Parmitano.

La NASA ha comunicato che la natura della perdita nel casco non era «identificabile immediatamente», ma Parmitano aveva già iniziato a esaminare il casco pochi minuti dopo essersi ripreso.

Parmitano ha poi dichiarato che «l'acqua aveva un sapore molto buffo», quindi si trattava probabilmente non dell'acqua da bere, ma forse dell'acqua iodata dei sistemi della Stazione. Cassidy ha specificato che l'acqua sembrava provenire dal retro del casco, e non dal davanti.

La NASA ha dichiarato che continuerà a investigare sul caso finché non sarà nota l'origine della perdita.

La passeggiata aveva lo scopo di continuare le manovre portate avanti nella scorsa attività extraveicolare per preparare la Stazione all'arrivo di un nuovo laboratorio russo. I due astronauti avrebbero inoltre dovuto riposizionare una telecamera wireless e un'altra telecamera sul modulo giapponese Kibo.

Si tratta della seconda passeggiata più breve della storia, battuta solamente da quella del 24 Giugno 2004, quando un problema di pressione alla tuta di Mike Fincke aveva concluso l'attività extraveicolare dopo soli 14 minuti.