Curiosity trova il letto di un antico fiume marziano
Il rover americano Curiosity ha trovato le prove dell'esistenza di un fiume marziano che anticamente scorreva lungo la superficie del Pianeta rosso. Nonostante i ricercatori già sospettassero della presenza di acqua liquida nel lontano passato di Marte, le immagini realizzate da Curiosity della ghiaia che un tempo era il letto di un fiume sono la prima prova di questo genere, raccolta direttamente dalla superficie marziana.
Gli scienziati stanno studiando delle piccole pietre incastonate nello strato di conglomerato, da cui sperano di ricavare importanti informazioni sulla velocità e la grandezza di questo antico fiume che un tempo solcava le pianure marziane.
«Dalle dimensioni dei ciottoli che portava, possiamo pensare che l'acqua avesse una velocità di tre piedi al secondo, con una profondità compresa nella lunghezza che separa la caviglia dal bacino» ha commentato William Dietruch. «Sono stati scritti moltissimi articoli su canali marziani, e altrettante sono le ipotesi sui loro corsi. Ma questa è la prima volta che difatti vediamo dei ciottoli e della ghiaia trasportati da acqua marziana».
Alcune immagini orbitali di questa regione compresa tra il bordo settentrionale del cratere Gale e il monte Sharp rivelano la presenza di materiali simili al di fuori degli argini del fiume, oltre che a numerosi canali che solcano il territorio.
Le immagini del rover rivelano anche la presenza di ciottoli molto levigati, il che significa che hanno percorso molto spazio in un arco di tempo abbastanza prolungato. Il loro viaggio potrebbe essere partito da un canale chiamato Peace Vallis poco distante che sembra collegarsi con la regione.
La scoperta è arrivata osservando due affioramenti geologici noti come Hottah e Link. Il rover aveva già avuto indizi da affioramenti simili emersi dalla polvere alzata dai retrorazzi impiegati durante l'atterraggio di quasi due mesi fa.
«L'affioramento Hottah sembra qualcuno che ha usato un martello pneumatico sulla lastra di un marciapiede, ma in realtà è un blocco di pietra che apparteneva al letto di un antico fiume» ha commentato John Grotzinger.
La ghiaia trovata nel conglomerato ha dimensioni che variano da quelle di un granello di sabbia ad una pallina da golf, ma parrebbe essere quasi tutta ben levigata piuttosto che spigolosa.
«Le forme ci dicono che sono state trasportate e le dimensioni ci dicono che non può essere stato il vento» ha detto Rebecca Williams.
Il team sta riflettendo sulla possibilità di prelevare campioni del materiale col braccio robotico e farli analizzare dai laboratori interni per capire la loro composizione oppure no.
La destinazione del rover rimane comunque Glenelg, ossia il lieve pendio che preannuncia la presenza del monte Sharp. Qui, alcune analisi orbitali hanno rivelato la presenza di minerali argillosi e di solfato che potrebbero nascondere molecole organiche a base di carbonio, ingredienti fondamentali nella ricetta della vita.
«Un fiume abbastanza importante può essere un ambiente abitabile» ha aggiunto Grotzinger. «Nonostante ció, non è la scelta migliore se cerchi materiale organico e preservato. Andremo comunque sul monte Sharp, sapendo però che abbiamo già le prime prove di un ambiente abitabile».
Curiosity trova il letto di un antico fiume marziano
Reviewed by Pietro Capuozzo
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27.9.12
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