Viaggio nei calendari Maya

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Sul 21 Dicembre 2012 si sono realizzati migliaia di libri, centinaia di portali internet dedicati, film e molto altro. Tutto ciò perché questa data è associata ad un evento ancora non chiaro, che – secondo coloro che ci credono – potrebbe rappresentare o la fine o un nuovo inizio. Queste ipotesi molto poco scientifiche sono nate da interpretazioni grossolane di alcune iscrizioni Maya. Naturalmente, il 21 Dicembre 2012 sarà un giorno come gli altri: se qualcosa di catastrofico stesse per accadere, ce ne saremmo già accorti. Qualcosa però cambierà: si azzererà uno dei tre calendari principali dei Maya. Approfitto dell'inizio di quest'anno (che non sarà l'ultimo!) per cercare di spiegarvi come funziona questo calendario Maya.
Innanzitutto, iniziamo dalle basi. Immaginiamoci la data 21 Dicembre 2012, ore 10:27:56 (puramente inventato). Possiamo scriverla come 2012.12.21,10.27.56: questa scrittura è molto utile a livello matematico, in quanto, per stabilire se una data è maggiore dell'altra, basta guardare le prime cifre (quelle corrispondenti all'anno). Chiamiamo la cifra a destra (56) 'prima cifra', e quella a sinistra (2012) 'ultima cifra'. Se aggiungiamo quattro (secondi) alla prima cifra, questa si azzererà e aggiungeremo un '1' alla seconda (27+1=28). Quando anche la seconda cifra raggiungerà 60, si ripeterà lo stesso procedimento. Naturalmente, questo procedimento non è omogeneo: se per le prime due cifre il massimo è 60, per la terza è 24 (le ore sono infatti 24), per la quarta è variabile (dipende dalla lunghezza dei mesi, ossia 28, 29, 30 o 31 giorni), per la quinta è 12 (come i mesi) e la sesta (o ultima) non ha teoricamente limite. Questa scrittura ci aiuterà molto a comprendere il funzionamento dei calendari Maya.
I Maya possedevano ben tre calendari: uno religioso di 260 giorni noto come Tzolkin, uno solare di 365 giorni noto come Haab e, infine, il Lungo Computo (o 'conteggio Maya esteso'). Ci soffermeremo proprio su quest'ultimo: esso infatti era composto da 14 cicli di 18980 giorni ciascuno che segnavano la distanza temporale con l'inizio/fine di un'era. Ed ecco che ci torna utile la scrittura che abbiamo appena imparato: il Lungo Computo era infatti formato da cinque diverse cifre che rappresentavano unità di misura, come i nostri giorni, mesi, anni ecc.
Per rappresentare una data qualsiasi – facciamo il 14 Gennaio 2012 (secondo anniversario del nostro sito) – i Maya usavano la seguente scrittura: 12.19.19.0.18. Partendo dalla prima cifra (quella dell'estrema destra), abbiamo i kin (un giorno 'nostro'), gli uinal (corrispondenti a 20 giorni), i tun (pari a 360 giorni), i katun (20 anni) e i baktun (400 anni). In questa scrittura possiamo rintracciare molte potenze e multipli di 20 proprio perché il sistema numero maya era basato sul 20, mentre il nostro sul 10. Un ciclo, dunque, dura 1872000 giorni, pari a circa 5128 anni.
Come nel nostro caso, ogni cifra ha un massimo, che può variare da cifra a cifra. Proprio per questo, i kin, i tun e i katun durano fino al numero 19, gli uinal vanno ad un massimo di 17 e i baktun durano fino al numero 13. Questo fenomeno naturalmente non ha bisogno di spiegazioni: i Maya avevano un loro calendario organizzato secondo queste regole, come noi abbiamo suddiviso il nostro secondo altri metodi (mentre noi abbiamo diviso un anno in 12 mesi, loro lo hanno diviso in 18 periodi di 20 giorni ciascuno).
Per fare un esempio, riprendiamo in considerazione la data 12.19.19.0.18 (14 Gennaio 2012). Se aggiungiamo un giorno, otteniamo la data 12.19.19.0.19 (15 Gennaio). Aggiungendone un altro, otterremmo 12.19.19.0.20 ma, dato che il massimo per i kin (l'estrema cifra a destra) è 19, possiamo semplificare questa data in 12.19.19.1.0 (16 Gennaio). 
Per pura casualità, il 20 Dicembre 2012 corrisponde alla data Maya (sempre riferendoci al terzo calendario) 12.19.19.17.19. Aggiungendo un numero (21 Dicembre 2012) e semplificando la data come abbiamo fatto nel paragrafo precedente, otteniamo la data 13.0.0.0.0. Dato che il ciclo successivo sarà lo 1.0.0.0.0, il ciclo che inizierà il 21 Dicembre potrebbe anche essere scritto come 0.0.0.0.0. Tutto qui: magari finisce un'era e ne inizia un'altra, ma sarà un giorno esattamente identico agli altri.
I Maya erano soliti festeggiare l'inizio di ogni nuovo ciclo: facciamolo dunque anche noi e dimentichiamo le profezie catastrofiche che non hanno alcun fondamento scientifico.

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