La nebulosa Aquila come non l'avete mai vista
© immagine ESA/Herschel/PACS/SPIRE/Hill, Motte, HOBYS Key Programme Consortium e ESA/XMM-Newton/EPIC/XMM-Newton-SOC/Boulanger |
Nel 1995, il telescopio spaziale Hubble donò all'umanità una delle immagini più significative del secolo passato. Questa stupenda immagine raffigurava i 'Pilastri della Creazione', delle enormi strutture di gas e polveri interstellari nella nebulosa Aquila. Grazie ad un'immagine scattata proprio ieri dal telescopio spaziale Herschel, abbiamo osservato queste enormi colonne in tutte le lunghezze d'onda principali: infrarosso (vicino, medio e lontano), visibile e raggi–X.
L'immagine ripresa nel 1995 da Hubble (© immagine NASA/ESA/STScI/Arizona State University) |
L'immagine di Herschel – un progetto dell'ESA, l'ente spaziale europeo, e della NASA, l'ente spaziale a stelle e strisce – raffigura la nebulosa alle lunghezze d'onda corrispondenti al lontano infrarosso. Grazie a quest'immagine, gli astronomi sono stati in grado di dare una 'sbirciatina' all'interno di queste gigantesche colonne.
La nebulosa Aquila dista 6500 anni luce dalla Terra, e dal nostro punto di vista può essere osservata nella costellazione del Serpente. Come quasi tutte le nebulose conosciute, è una regione ad altissima 'natalità' stellare – uno dei cosiddetti 'reparti di maternità stellare'. In particolare, vi è un ammasso di protostelle – NGC 6611 – visibile anche con telescopi non professionali.
Proprio in queste colonne, si annidano delle strane strutture in cui nuovi astri fioriscono continuamente. Queste strutture sono note come EGGs (dall'inglese 'evaporating gaseous globules', ossia globuli di gas in evaporazione), e furono per la prima volta osservate proprio da Hubble più di quindici anni fa, anche se le dense nubi della nebulosa le oscurano parzialmente.
Mosaico di immagini della nebulosa Aquila. In senso orario dall'angolo in alto a sinistra: lontano infrarosso; visibile; raggi–X; visibile, infrarosso e raggi X; medio infrarosso; vicino infrarosso; visibile. In grande, vicino infrarosso e raggi–X. (© immagine ESA/Herschel/PACS/SPIRE/Hill, Motte, HOBYS, Key Programme Consortium; ESA/XMM-Newton/EPIC/XMM-Newton-SOC/Boulanger; MPG/ESO; VLT/ISAAC/McCaughrean & Andersen/AIP/ESO) |
Per realizzare questa stupenda immagine, gli astronomi hanno unito le osservazioni di Herschel con quelle del Very Large Telescope (VLT) dell'ESO (l'European Southern Observatory) e con quelle del telescopio Max Planck Gesellschaft ubicato a La Silla, sulla Cordigliera delle Ande. I due telescopi sono sensibili, rispettivamente, alle lunghezze d'onda del vicino infrarosso e dello spettro visibile.
Allo stesso tempo, ci arriva quest'altra immagine dei pilastri ripresi ai raggi–X dal telescopio spaziale XMM–Newton. Una stupenda giornata per la nebulosa dell'Aquila.
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La nebulosa Aquila come non l'avete mai vista
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
19.1.12
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