Oggi sulla Stazione Spaziale il primo pranzo Made in Orbita
Sul menù di oggi della Stazione Spaziale Internazionale c'è una novità: per la prima volta nella storia, gli astronauti a bordo del complesso orbitale assaggeranno cibo a chilometro zero, cioè cresciuto direttamente nella microgravità della Stazione. Protagonista di questo storico pranzo sarà la lattuga romana proveniente dall'esperimento Veg-01.
Crescere almeno parte del cibo a bordo sarà fondamentale per le future missioni spaziali a lunga durata con equipaggio, quale ad esempio un viaggio interplanetario verso Marte.
Credit NASA |
L'esperimento è opera della Orbital Technologies Corp. di Madison, nel Wisconsin, e consiste in un pannello di LED rossi, blu e verdi. Questi ultimi, i LED verdi, sono stati aggiunti solo per dare alle piante il loro familiare colore verde, ma sono stati progettati per essere meno potenti di quelli blu e rossi - ecco spiegata l'atmosfera rosa che avvolge le piante, risultato della combinazione della luce blu con quella rossa. L'idea di usare i LED per crescere le piante risale alla fine dello scorso millennio.
"Le lunghezze d'onda blu e rosse sono il minimo necessario per crescere le piante," spiega Ray Wheeler della NASA. "Sono probabilmente le più efficienti in termini di consumo elettrico. I LED verdi danno alle piante il loro classico colore verde [invece che sfumature rosse e blu che risulterebbero forse un po' meno invitanti], ma non sono potenti quanto le luci blu e rosse."
"Ci sono prove che il cibo fresco, tra cui pomodori, mirtilli e lattuga rossa, sia una buona fonte di antiossidanti," prosegue Wheeler. "Avere cibi freschi a disposizione nello spazio potrebbe avere un impatto positivo sulla psicologia degli astronauti e anche fornire una protezione contro le radiazioni dello spazio profondo."
E non solo: secondo Alexandra Whitmire della NASA, i benefici del cibo fresco potrebbero andare anche oltre l'impatto nutrizionale. "Questo esperimento è l'unico che ci permette di valutare gli effetti delle piante sugli umani nello spazio," spiega Whitmire. "Missioni spaziali future potrebbero richiedere da quattro o sei membri dell'equipaggio, costretti a vivere in uno spazio confinato per un lungo periodo di tempo, con comunicazioni limitate."
"Ci potrebbe essere anche un beneficio psicologico," le fa eco Gioia Massa, sempre della NASA. Crescere le piante potrebbe dimostrarsi un valido passatempo, una distrazione alla monotonia di un viaggio spaziale a lunga durata. "Più gli umani si spingeranno lontano dalla Terra, più ci sarà il bisogno di crescere piante per cibo, riciclo atmosferico e benefici psicologici. Sono convinta che le piante diventeranno componenti sempre più importanti dei viaggi spaziali."
Oggi sulla Stazione Spaziale il primo pranzo Made in Orbita
Reviewed by Pietro Capuozzo
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10.8.15
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