Oggi sulla Stazione Spaziale il primo pranzo Made in Orbita


Sul menù di oggi della Stazione Spaziale Internazionale c'è una novità: per la prima volta nella storia, gli astronauti a bordo del complesso orbitale assaggeranno cibo a chilometro zero, cioè cresciuto direttamente nella microgravità della Stazione. Protagonista di questo storico pranzo sarà la lattuga romana proveniente dall'esperimento Veg-01.
Crescere almeno parte del cibo a bordo sarà fondamentale per le future missioni spaziali a lunga durata con equipaggio, quale ad esempio un viaggio interplanetario verso Marte.

Credit NASA
La lattuga spaziale viene coltivata a bordo della Stazione dal Maggio dell'anno scorso, quando l'ingegnere di volo Steve Swanson dell'Expedition 39 inaugurò la prima coltivazione. Dopo 33 giorni di crescita, le piante furono sradicate e riportare sulla Terra ad Ottobre. Dopo approfondite analisi sulla commestibilità delle lattughe presso il Kennedy Space Center in Florida, l'8 Luglio di quest'anno la NASA ha dato il via libera a Scott Kelly per iniziare la coltivazione della seconda ondata di piante, i cui semi avevano raggiunto la Stazione già 15 mesi prima. E così, dopo altri 33 giorni, il raccolto era pronto per essere servito.
L'esperimento è opera della Orbital Technologies Corp. di Madison, nel Wisconsin, e consiste in un pannello di LED rossi, blu e verdi. Questi ultimi, i LED verdi, sono stati aggiunti solo per dare alle piante il loro familiare colore verde, ma sono stati progettati per essere meno potenti di quelli blu e rossi - ecco spiegata l'atmosfera rosa che avvolge le piante, risultato della combinazione della luce blu con quella rossa. L'idea di usare i LED per crescere le piante risale alla fine dello scorso millennio.
"Le lunghezze d'onda blu e rosse sono il minimo necessario per crescere le piante," spiega Ray Wheeler della NASA. "Sono probabilmente le più efficienti in termini di consumo elettrico. I LED verdi danno alle piante il loro classico colore verde [invece che sfumature rosse e blu che risulterebbero forse un po' meno invitanti], ma non sono potenti quanto le luci blu e rosse."
"Ci sono prove che il cibo fresco, tra cui pomodori, mirtilli e lattuga rossa, sia una buona fonte di antiossidanti," prosegue Wheeler. "Avere cibi freschi a disposizione nello spazio potrebbe avere un impatto positivo sulla psicologia degli astronauti e anche fornire una protezione contro le radiazioni dello spazio profondo."
E non solo: secondo Alexandra Whitmire della NASA, i benefici del cibo fresco potrebbero andare anche oltre l'impatto nutrizionale. "Questo esperimento è l'unico che ci permette di valutare gli effetti delle piante sugli umani nello spazio," spiega Whitmire. "Missioni spaziali future potrebbero richiedere da quattro o sei membri dell'equipaggio, costretti a vivere in uno spazio confinato per un lungo periodo di tempo, con comunicazioni limitate."
"Ci potrebbe essere anche un beneficio psicologico," le fa eco Gioia Massa, sempre della NASA. Crescere le piante potrebbe dimostrarsi un valido passatempo, una distrazione alla monotonia di un viaggio spaziale a lunga durata. "Più gli umani si spingeranno lontano dalla Terra, più ci sarà il bisogno di crescere piante per cibo, riciclo atmosferico e benefici psicologici. Sono convinta che le piante diventeranno componenti sempre più importanti dei viaggi spaziali."
Oggi sulla Stazione Spaziale il primo pranzo Made in Orbita Oggi sulla Stazione Spaziale il primo pranzo Made in Orbita Reviewed by Pietro Capuozzo on 10.8.15 Rating: 5
Riproduzione riservata. (C) Polluce Notizie 2010-2017. Powered by Blogger.