Tensione Russia, nessuna rivalità sul fronte spaziale

L'equipaggio dell'Expedition 38 comprende tre russi, due americani e un giapponese. (C) NASA

La crisi tra Ucraina e Russia che in queste ore sta interessando il mondo intero non ha ancora avuto ripercussioni sui progetti di cooperazione spaziale, secondo l'amministratore della NASA, Charles Bolden.

La Russia è l'unica potenza al mondo in grado di trasportare astronauti verso la Stazione Spaziale, tanto che l'intera Europa e il Nord America dipendono da essa. Tuttavia, proprio gli USA e l'Europa si sono schierati contro l'intervento russo in Crimea, facendo sorgere varie preoccupazioni sulla cooperazione spaziale tra Mosca e gli altri membri.
Secondo Bolden, non ci saranno problemi con il rientro dell'equipaggio dal laboratorio orbitante che, come previsto, avverrà la prossima settimana.

«Non c'è nulla di anomalo al momento nella nostra relazione coi russi», ha spiegato Bolden, ex-astronauta. «Stiamo continuando a monitorare la situazione».

Il 10 Marzo, i cosmonauti Oleg Kotov e Sergey Ryazanskiy e l'astronauta Michael Hopkins dell'Expedition 38 rientreranno nelle steppe kazake, come previsto. Il giorno 25, decolleranno tre nuovi uomini — due russi e un americano — che andranno a far compagnia agli altri tre uomini già a bordo — un russo, un americano e un giapponese.

«La sicurezza dei nostri equipaggi e i nostri assetti non sono cambiati. La sicurezza è il valore numero uno della NASA, quindi ogni volta studiamo dei piani per la Stazione Spaziale se dovesse esserci un'emergenza», ha proseguito Bolden. «Studieremo un piano di emergenza se sarà il caso. Ma, al momento, non vediamo nessuna ragione per farlo».

La collaborazione spaziale tra USA e Russia è iniziata nel 1975, dopo la storica corsa alla Luna. È da un paio di anni che gli USA, a causa del pensionamento degli Space Shuttle, devono affidarsi a Mosca per lanciare i propri uomini, e la situazione non cambierà fino almeno al 2017, quando decolleranno le prime capsule Orion e i primi veicoli privati.