Tre astronauti atterrano in una bufera di neve e tensioni

Nel bel mezzo delle tensioni tra la Russia e il resto del mondo e una bufera di neve, un astronauta americano e due cosmonauti sono rientrati sulla Terra dopo 166 giorni nello spazio. L'equipaggio è atterrato a bordo di una capsula Soyuz nelle steppe kazake, dove le pessime condizioni meteorologiche hanno reso più difficile che mai il recupero della navicella.
Il cosmonauta Oleg Kotov ha guidato la fase di discesa, accendendo i propulsori della Soyuz per quasi cinque ore. La capsula si era sganciata dalla Stazione Spaziale ieri sera, ed è atterrata stamattina. Assieme a Kotov, sono rientrati sulla Terra anche il connazionale Sergey Ryazanskiy e l'americano Michael Hopkins.

La flotta di elicotteri MI-8 inviata dalle autorità per cercare e soccorrere gli astronauti si è imbattuta in una grande bufera di neve sopra le steppe del Kazakistan, tanto che inizialmente nessuno dei dodici elicotteri era riuscito a raggiungere il sito di atterraggio. Alla fine, quattro di essi sono riusciti ad arrivare sul luogo e a soccorrere i tre astronauti. Anziché stabilire un campo medico provvisorio, le autorità hanno deciso di portare subito gli astronauti al riparo dalla bufera.

I tre si sono subito separati: i due cosmonauti russi si sono diretti verso la Città delle Stelle, vicino a Mosca, mentre Hopkins si è subito imbarcato su un jet della NASA diretto verso il centro Johnson, su suolo americano.

«Mi sento benissimo. Grazie, Oleg, per avermi riportato a casa», ha commentato Hopkins, sottolineando il clima di amicizia all'interno della Soyuz. «Una delle cose più belle di lasciare casa è ritornarci», ha proseguito Hopkins, che negli Stati Uniti è atteso dalla moglie e dai due figli.

Nel frattempo, sulla Stazione altri tre astronauti, l'americano Mastracchio, il russo Tyurin e il giapponese Wakata, si stanno preparando a entrare nel loro terzo mese di missione. Con il passaggio delle consegne di domenica, Wakata è diventato il primo Comandante giapponese di sempre. Il 25 Marzo decolleranno altri tre uomini verso la Stazione, dando inizio all'Expedition 39.