Voyager 1 compie 36 anni ai confini del sistema solare

È il messaggero della nostra specie che si è avventurato più in là di tutti. È il testimone di ciò che accade ogni giorno sul nostro pianeta. Se mai qualcuno dovesse trovarlo, penserà a come una specie ancora arretrata, completamente dipendente dal suo piccolo pianeta si sia potuta spingere così tanto in là. La sonda Voyager 1 compie oggi 36 anni.

La sonda americana è decollata il 5 Settembre del 1977, due settimane dopo il suo gemello Voyager 2. Le due sonde hanno portato a termine un grand tour senza precedenti – e ancora non eguagliato – di Saturno, Giove, Urano e Nettuno, per poi continuare ad esplorare il vuoto, avventurandosi fino ai confini del sistema solare. E, secondo molti, hanno già varcato il confine dello spazio interstellare.

I modelli del nostro sistema sono ancora molto incompleti, e secondo i ricercatori della NASA, le due sonde sarebbero in una misteriosa regione di transizione. Secondo la maggior parte dei ricercatori indipendenti, però, le due sonde avrebbero già lasciato il sistema solare da più di un anno.

L'unica cosa certa è che ciò che le due sonde stanno attraversando è qualcosa di completamente inaspettato. Le particelle provenienti dal nostro Sole si sono praticamente azzerate, mentre i raggi cosmici provenienti dalla nostra galassia si stanno facendo sempre più intensi. Secondo la NASA, però, le due sonde non avrebbero ancora rilevato un cambiamento nel campo magnetico, che secondo i ricercatori statunitensi marcherebbe il confine del sistema solare.

«La sonda Voyager 1 sta esplorando una regione dove nessuna sonda è mai stata prima», spiega Ed Stone del California Institute of Technology di Pasadena. «Continueremo a cercare eventuali novità nei prossimi mesi e anni, mentre Voyager continua a esplorare una frontiera non riportata sulle carte».

Voyager 1 dista attualmente 18,7 miliardi di chilometri dal nostro pianeta. Voyager 2, nonostante sia decollata prima, ha intrapreso un percorso leggermente più lento, e si trova ora a 15,3 miliardi di chilometri da casa.

Usando abili combinazioni di raffreddamento e spegnimento di vari strumenti, i ricercatori sono fiduciosi che le due sonde resteranno in funzione fino almeno al 2025. Poi, chissà.


AGGIORNAMENTO: LA SONDA HA RAGGIUNTO LO SPAZIO INTERSTELLARE.