Il primo pianeta abitabile non esiste: errore nei dati
Nel 2010, una sorprendente notizia aveva scosso il mondo dell'astronomia, quando un gruppo di ricercatori aveva annunciato la scoperta del primo pianeta potenzialmente abitabile al di fuori del nostro sistema solare. La controversa scoperta aveva subito generato un acceso dibattito, e oggi, quattro anni più tardi, conosciamo finalmente la verità: dei sei pianeti scoperti attorno alla stella Gliese 581, due non esistono, tra cui quello che era stato dichiarato abitabile.
La scoperta di Gliese 581g, il fantomatico pianeta abitabile, era stata annunciata nell'autunno del 2010, in seguito a 119 osservazioni ottenute nell'arco di un decennio. Con una massa compresa tra le 3,1 e le 4,3 masse terrestri e un'orbita proprio al centro della fascia abitabile, Gliese 581g sarebbe stato un mondo perfetto per ospitare forme di vita aliene.
Il problema è che la presenza di 581g era stata rilevata dando per certa l'esistenza di un altro pianeta, 581d.
Il nuovo studio, condotto dai ricercatori della Penn State, si è concentrato sul periodo di rotazione della stella Gliese 581, sconosciuto agli astronomi di quattro anni fa. Le stelle hanno cicli che vanno da 1 a 20 anni — quello del nostro Sole è di 11 — durante i quali si alternano periodi di attività minima e massima.
Andando indietro nel tempo e aggiungendo i dati sulla rotazione della stella alle osservazioni che avevano portato alla scoperta di Gliese 581d, i ricercatori hanno osservato il segnale del pianeta diminuire sempre di più per poi scomparire. È probabile che un periodo di intensa attività di brillamenti e tempeste stellari avesse portato i ricercatori a credere che vi fosse un ulteriore pianeta, oltre ai quattro già scoperti. Dando per scontata l'esistenza di questo quinto pianeta, i ricercatori avevano poi dedotto l'esistenza di un sesto, Gliese 581g, il pianeta potenzialmente abitabile.
«Gliese 581d non esiste», annuncia chiaramente il nuovo studio. «Si tratta invece di un disturbo da attività stellare che, se non completamente corretto, porta alla falsa identificazione di 581g».
Il metodo sarà usato sugli altri 21 pianeti potenzialmente abitabili scoperti finora per confermarne la presenza.
Il primo pianeta abitabile non esiste: errore nei dati
Reviewed by Pietro Capuozzo
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