Scelti quattro siti d'atterraggio per la prossima missione marziana

Il lander InSight
La NASA ha ridotto a quattro il numero dei potenziali siti di atterraggio per la prossima missione statunitense verso la superficie di Marte, un lander che studierà la struttura interna del Pianeta rosso.
Si chiama InSight e decollerà nella prossima finestra di lancio per Marte, ossia nel marzo del 2016, e atterrerà sei mesi dopo. I quattro potenziali siti d'atterraggio sono stati scelti da una precedente selezione che aveva individuato 22 candidati. Tutti e quattro i semifinalisti giacciono nella stessa regione, una vasta pianura equatoriale chiamata Elysium Planitia. Questa pianura è situata appena a nord del cratere Gale, dove un anno fa è atterrato il rover Curiosity.
I siti di atterraggio delle varie missioni marziane lanciate finora
«Abbiamo selezionato quattro siti che sembrano essere i più sicuri», ha spiegato il geologo Matt Golombek del Jet Propulsion Lab a Pasadena, in California. Golombek è a capo del processo di selezione dei potenziali siti per InSight. «Hanno il terreno più piatto, poche rocce e poche pendenze».
Nei prossimi mesi, due delle potenti fotocamere a bordo dell'orbiter MRO saranno puntate su questi quattro semifinalisti per raccogliere ulteriori informazioni, per poi selezionare un unico sito definitivo.
«Gli obiettivi scientifici della missione non sono collegati a nessuna località specifica su Marte perché studieremo il pianeta come un insieme, giù fino al nucleo», ha spiegato Bruce Banerdt, principal investigator della missione. «Ciò che guida il nostro criterio di scelta è la sicurezza e la sopravvivenza della missione».
I siti hanno tutti la stessa forma, un'ellisse che misura 130 chilometri da est a ovest e 27 chilometri da nord a sud. Se verrà detto alla sonda di atterrare al centro, gli ingegneri stimano che ci sia il 99% delle probabilità che l'atterraggio venga portato a termine all'interno di questa ellisse.
Elysium è una delle tre aree marziane che soddisfano i due principali requisiti ingegneristici della missione: essere abbastanza vicini all'equatore per permettere ai pannelli solari del lander di ricevere abbastanza energia tutto l'anno e non essere ad altitudini troppo elevate per aver a disposizione più atmosfera per rallentare. 
Anche gli altri 18 candidati che sono stati scartati dalla precedente selezione appartenevano tutti a questa regione.
Le altre due regioni che soddisfano i requisiti sono Isidis Planitia e le Valles Marineris, che però sono troppo rocciose e ventose. Inoltre, le Valles Marineris non presentano un terreno piatto abbastanza ampio per completare un atterraggio in tutta sicurezza.
InSight ha inoltre bisogno di un terreno facile da penetrare con uno strumento, a una profondità di 3-4,5 metri.
«Per questa missione, dobbiamo guardare sotto la superficie per valutare i siti candidati», continua Golombek.
Gli scienziati hanno studiato le rocce in prossimità dei crateri da impatto. Gli impatti che hanno generato questi crateri hanno sollevato il materiale un tempo nascosto sotto la superficie. Studiando queste rocce, quindi, ci si può fare un'idea di cosa aspettarsi.
InSight, oltre a penetrare nel terreno, lascerà un sismometro sulla superficie.

© immagini
NASA/JPL-Caltech
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