La cometa ISON si prepara a sfiorare Marte
La chiamano già «cometa del secolo» perché, se sopravviverà all'incontro ravvicinato con il Sole, la cometa ISON potrebbe diventare 10 volte più luminosa di Venere, il pianeta più facile da vedere nei cieli terrestri, e sarà visibile anche di giorno. Ma qualcosa è certo: la cometa ISON sta per sfiorare Marte, e non passerà inosservata alla flotta di sonde che orbitano attorno al Pianeta rosso.
«La cometa ISON sta per far visita al Pianeta rosso», ha spiegato l'astronomo Carey Lisse dell'Applied Physics Lab della John Hopkins University. «Il primo ottobre, la cometa passerà a 0,07 AU da Marte, circa sei volte più vicino rispetto a quando passerà accanto alla Terra».
Un'unità astronomica (AU) è, per definizione, la distanza media che separa il nostro pianeta dal Sole, ed è pari a circa 150 milioni di chilometri. Nel passaggio ravvicinato con Marte, quindi, la cometa mancherà il pianeta di soli 10,4 milioni di chilometri.
ISON potrebbe diventare abbastanza luminosa da poter essere visibile perfino al rover Curiosity, ancora impegnato nella lunga traversata del cratere Gale. Tuttavia, secondo Lisse, la sonda che avrà la miglior finestra per osservare la cometa sarà il Mars Reconnaissance Orbiter, o MRO.
La fotocamera HiRISE a bordo di MRO è stata studiata per realizzare ritratti ad altissima definizione della superficie marziana, ma secondo gli esperti lo strumento potrà essere in grado di identificare l'atmosfera e la coda della cometa.
«La fotocamera è studiata per fotografare velocemente Marte», ha spiegato Alfred McEwen dell'Università dell'Arizona e a capo del team che gestisce lo strumento. «Il nostro massimo tempo di esposizione è limitato rispetto ai rilevatori su altri telescopi spaziali. Si tratta di una grande limitazione nel fotografare comete. Tuttavia, penso che saremo in grado di rilevare la cometa ISON».
MRO si girerà in direzione della cometa tra il 29 settembre e i primi due giorni di ottobre. Queste osservazioni potrebbero aiutare i ricercatori a prepararsi in vista di un altro incontro ravvicinato di una cometa con il Pianeta rosso, che avverrà nell'ottobre del 2014. Si tratterà della cometa C/2013 A1, che passerà a una distanza talmente ravvicinata da Marte che potrebbe addirittura schiantarsi contro la superficie. L'impatto produrrebbe un cratere largo 500 chilometri, quasi il doppio del più grande cratere terrestre.
«Il valore scientifico dell'osservare la cometa ISON è difficile da prevedere. Non abbiamo mai tentato qualcosa di simile», prosegue McEwen. «Tuttavia, è un buon allenamento per la cometa 2013 A1, che passerà molto più vicino a Marte nel 2014».
Ben 16 sonde della NASA e molti telescopi sulla Terra partiranno alla caccia della cometa ISON.
«Il nostro scopo è di avere ogni telescopio sulla Terra puntato alla cometa mentre emergerà dal Sole», spiega Lisse. «Il flyby marziano ci darà un'anteprima, fornendoci i dati necessari a prevedere ciò che potremmo vedere».
ISON raggiungerà il suo perielio, il punto della sua orbita più vicino al Sole, attorno al 28 novembre, quando passerà a soli 1,2 milioni di chilometri dalla superficie della nostra stella.
Se la piccola palla di ghiaccio e neve dovesse sopravvivere alle estreme forze generate dal Sole, potrebbe dare spettacolo nei nostri cieli.
«Se il nucleo di ISON è più grande di mezzo chilometro, probabilmente sopravviverà il passaggio ravvicinato con il Sole», conclude Lisse. «Potrebbe diventare la cometa più spettacolare degli ultimi anni».
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NASA, ESA, and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA)
La cometa ISON si prepara a sfiorare Marte
Reviewed by Pietro Capuozzo
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