Decollato un robot parlante verso la Stazione Spaziale

Un robot parlante è decollato ieri alla volta della Stazione Spaziale Internazionale, a bordo del veicolo di rifornimento giapponese HTV-4. Il robot, chiamato Kirobo, terrà compagnia all'equipaggio a bordo della Stazione. Il robot, alto 34 centimetri, è stato progettato per parlare e intrattenere gli astronauti su missioni particolarmente lunghe.
Il robot fa parte di un progetto finalizzato a studiare le tecnologie di interazione tra robot e umani. Kirobo per ora parla solo giapponese, ma per fortuna a Novembre l'astronauta nipponico Koichi Wakata farà visita alla Stazione.
Kirobo è stato lanciato a bordo del razzo H-2B alle 21:48 ora italiana di ieri dal Tanegashima Space Center, assieme a quasi 3,5 tonnellate di rifornimenti ed equipaggiamento per i sei astronauti a bordo della Stazione.
«Il volo sta andando bene», ha commentato un controllore di lancio dell'agenzia spaziale giapponese, la JAXA, mentre la capsula si inseriva in orbita attorno alla Terra.
Il nome del robot, Kirobo, deriva dalla parola «speranza» in giapponese, Kibo, unita alla parola robot. Kibo è il nome del modulo di ricerca giapponese agganciato alla Stazione.
Kirobo, e il suo compagno Mirata, rimasto sulla superficie del nostro pianeta, sono stati progettati dall'Università di Tokyo. Entrambi i robot dispongono di una tecnologia in grado di riconoscere voci, emozioni e volti, oltre a varie telecamere e processori di linguaggio. Il progetto è stato finanziato e appoggiato dalla Toyota Motor Corp., dal Robo Garage e dalla Dentsu Inc.
«Voglio aiutare nella creazione di un mondo dove umani e robot possano vivere assieme», ha detto il robot quando un membro della Toyota Motor Corp. gli ha chiesto quale fosse il suo sogno.
A bordo della capsula HTV-4 vi sono anche 852 chili di parti di ricambio o nuovi esperimenti che verranno montati al di fuori della Stazione nelle prossime passeggiate extraveicolari.
«A bordo del veicolo vi sono campioni sperimentali per esperimenti di ricerca a bordo del laboratorio Kibo, un nuovo freezer in grado di preservare materiali a temperature inferiori ai -70 gradi centigradi, quattro piccoli satelliti CubeSat che verranno rilasciati dal modulo Kibo, e rifornimenti come cibo, acqua e altre provviste per l'equipaggio della Stazione», si legge in un comunicato stampa della NASA. «Vi sono anche nuovi hardware per la Robotic Refueling Mission [rifornimento robotico] per dimostrare gli strumenti, le tecnologie e le modalità dell'assistenza robotica a satelliti».
Si tratta della quarta missione HTV di rifornimento giapponese. La prima decollò nel 2009. Le capsule HTV, chiamate anche Kounotori, hanno una capacità massima di 6 tonnellate e misurano 10 metri in lunghezza e 4,4 in larghezza. Ogni capsula è divisa in due parti: una pressurizzata dove l'equipaggio può entrare e prelevare le provviste, e una non pressurizzata dove il braccio robotico della Stazione può prelevare strumentazioni più grandi da installare all'esterno della Stazione.
La capsula sarà catturata il 9 Agosto dal braccio robotico della Stazione, controllato dagli astronauti Chris Cassidy e Karen Nyberg.
Attualmente, a bordo della Stazione vi sono i sei astronauti dell'Expedition 36, in rappresentanza di tre diversi Paesi e altrettante agenzie spaziali. Tre dei sei membri sono russi, rappresentando la Roscosmos; altri due sono americani, rappresentando la NASA; il sesto è l'italiano Luca Parmitano, in rappresentanza dell'Agenzia Spaziale Europea.
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