Curiosity comunica con l'orbiter europeo Mars Express
Abbiamo da poco assistito ad un piccolo ma incredibilmente importante passo in avanti nella cooperazione tra missioni interplanetarie. L'orbiter europeo Mars Express ha puntato la sua antenna per le comunicazioni in direzione della superficie marziana, dove il rover Curiosity sta analizzando nuove rocce. I dati raccolti dal rover sono poi stati inviati alla sonda, che a sua volta ha trasmesso i dati ai laboratori terrestri.
Il rover americano ha trasmesso dei dati scientifici all'orbiter europeo per circa 15 minuti. Mars Express, nelle ore successive, ha stabilito delle comunicazioni con il centro operativo di Darmstadt, in Germania, per mezzo dell'antenna di 35 metri di diametro a New Norcia, in Australia. I dati sono poi arrivati al Jet Propulsion Lab in California, dove sono stati analizzati e processati, confermando che il rover è stato in grado di comunicare con il satellite e di inviare dati preziosi.
Tra i dati raccolti dal rover e trasmessi tramite la sonda europea c'è un'immagine molto interessante acquisita il 4 ottobre dal ChemCam Remote Micro-Imager.
ChemCam è un doppio strumento, in quanto è composto sia da una fotocamera, sia da uno spettrometro laser che polverizza le rocce più distanti analizzando la composizione chimica del materiale vaporizzato. I buchi creati dallo strumento hanno uno spessore di meno di un millimetro.
«La qualità delle immagini della ChemCam è incredibile, e il mosaico delle analisi spettroscopiche è stato essenziale per interpretare scientificamente i dati» ha commentato Sylvestre Maurice dell'IRAP. «Questa combinazione di fotografie e analisi ha mostrato a tutti il suo potenziale per future missioni».
Il rover sta ancora lavorando in una regione nota come Rocknest, dove analizza rocce, raccoglie campioni da inviare ai laboratori interni SAM e CheMin e prende boccate d'aria, analizzando la composizione chimica dell'atmosfera del Pianeta rosso.
La roccia ritratta nelle immagini sopra è nota come Rocknest3. ChemCam vi ha eseguito più di 30 analisi, perforandola 1500 volte. Questa roccia è grande circa 10x40 centimetri, ossia come una scatola di scarpe.
L'orbiter europeo aveva già comunicato con altri lander o rover statunitensi, come Phoenix, Spirit e Opportunity. Aveva inoltre ascoltato il segnale radio emesso dal rover Curiosity mentre si preparava ad atterrare, in Agosto.
Secondo un accordo firmato dall'ESA e dalla NASA, la sonda continuerà ad aiutare il rover americano nelle sue analisi, mantenendo comunque il proprio programma scientifico indipendente.
Fonte
© immagini
1. NASA/JPL-Caltech/Malin Space Science Systems
2. NASA/JPL-Caltech/LANL/CNES/IRAP
3. NASA/JPL-Caltech/LANL/CNES/IRAP
4. NASA/JPL-Caltech/LANL/CNES/IRAP/LPGN/CNRS
Curiosity comunica con l'orbiter europeo Mars Express
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
27.11.12
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