Scoperto un pianeta attorno alla stella più vicina alla Terra
Alpha Centauri è famoso per essere il sistema stellare più vicino al nostro pianeta, e ora un team di astronomi dell'ESO ha scoperto che questo sistema ospita anche un esopianeta dalla massa simile a quella della Terra.
Il pianeta di trova a 4,3 anni luce da noi e, nonostante abbia temperature troppo elevate per ospitare forme di vita, nel sistema potrebbero esserci altri esopianeti, magari potenzialmente abitabili.
"Questo risultato rappresenta un grandissimo passo in avanti nella scoperta di gemelli della Terra nel nostro vicinato stellare" ha commentato il team di astronomi.
"Si tratta del primo pianeta con una massa simile alla Terra scoperto attorno ad una stella simile al Sole. Purtroppo, orbita troppo vicino alla stella e quindi dev'essere troppo caldo per ospitare la vita come noi la concepiamo" ha commentato Stéphane Udry dell'Osservatorio di Ginevra. Udry, oltre ad essere uno degli autori dell'articolo che verrà pubblicato oggi sulla rivista Nature, è stato anche membro del team che ha scoperto il pianeta usando lo strumento HARPS dell'Osservatorio di La Silla. "Ma potrebbe essere solo un pianeta in un sistema che ne ospita molti. Gli altri dati ottenuti con HARPS e con il telescopio Kepler evidenziano che questi pianeti poco massicci fanno spesso parte di sistemi multipli".
Il pianeta è stato chiamato Alpha Centauri Bb e orbita attorno alla sua stella madre ad una distanza di soli 6 milioni di chilometri (meno dell'orbita di Mercurio), completando una rivoluzione in 3,2 giorni. Gli scienziati pensano che il pianeta sia molto caldo e coperto da roccia fusa.
In un certo senso, la scoperta di questo pianeta era già nell'aria. Nel 2008, infatti, un team sviluppò un modello computerizzato che simulava i primi 200 milioni di anni di vita del sistema di Alpha Centauri. Nonostante il team cambio più e più volte i parametri iniziali, in ogni possibile scenario apparivano molteplici pianeti, e almeno uno di questi era un pianeta simile alla Terra compreso nella fascia di abitabilità del sistema.
Eppure, nessun team di astronomi riusciva ad individuare neanche un pianeta attorno al sistema - fino ad oggi.
"Le nostre osservazioni con lo strumento HARPS sono durate più di quattro anni e hanno rivelato un debole segnale da un pianeta attorno ad Alpha Centauri B" ha commentato Xavier Dumusque, capo dell'equipé proveniente dall'Osservatorio di Ginevra e dall'Università di Porto. "È una scoperta straordinaria che ha spinto le nostre tecniche ai limiti!"
Il team ha scoperto il pianeta usando il metodo della velocità radiale, ossia osservando cambiamenti appena perfettibili nel movimento della stella causati dalla forza gravitazionale esercitata dal pianeta stesso. Naturalmente, quest'oscillazione è incredibilmente piccola, e nel caso di Alpha Centauri B si tratta di soli 51 centimetri al secondo (1,8 km/h). Il team ha annunciato che si tratta del rilevamento più preciso mai effettuato con questa tecnica.
Alpha Centauri è un sistema stellare triplo, composto da un luminosissimo sistema binario centrale più una stella nota come Proxima Centauri o Alpha Centauri C molto più lontana ma comunque legata gravitazionalmente alle due compagne. Alpha Centauri B è molto simile al Sole, anche se leggermente più piccola e meno luminosa.
Nel 1995, lo stesso team scoprì il primo esopianeta attorno ad una stella simile al Sole. Oggi, conosciamo precisamente 822 esopianeti più migliaia di altri candidati. Il precedente record di vicinanza - prima della scoperta di Proxima Centauri Bb - era detenuto dall'esopianeta Epsilon Eridani b, localizzato a 10,4 anni luce dal nostro pianeta.
Gli astronomi continueranno a studiare il sistema cercando il misterioso esopianeta nella fascia abitabile che era emerso delle simulazioni, ma già la scoperta di Alpha Centauri Bb rappresenta un importante traguardo. "È un enorme passo in avanti" continua Dumusque. "Viviamo in un'era di scoperte molto eccitanti!"
Comunicare con eventuali vicini stellari non sarebbe impossibile: inviando segnali quasi alla velocità della luce, la risposta ci arriverebbe dopo meno di 9 anni - un intervallo brevissimo rispetto alle centinaia di anni che ci vorrebbero per comunicare con altri pianeti. Se invece state già pensando ad una vacanza estiva sul nuovo pianeta, invece di armarvi di ombrelloni e quant'altro, armatevi di tanta pazienza, perché viaggiando a bordo della navicella più veloce (la Helios 2) ci mettereste più di 19 mila anni - ossia 600 generazioni. Troppo, forse.
Scoperto un pianeta attorno alla stella più vicina alla Terra
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
17.10.12
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