Nuove tracce di argon ed elio nell'atmosfera lunare
Lo strumento Lyman Alpha Mapping Project (LAMP) a bordo dell'orbiter lunare LRO ha rinvenuto nuove tracce di elio nella sottile atmosfera che avvolge il nostro unico satellite naturale, la Luna. Si tratta delle prime osservazioni spettroscopiche di questo gas nobile attorno al nostro satellite, e i dati raccolti con l'orbiter americano completano le indagini svolte nel 1972 durante il Lunar Atmosphere Composition Experiment (LACE) dell'Apollo 17.
Nonostante lo scopo principale del LAMP sia quello di mappare la superficie lunare, il team ha deciso di espandere la campagna scientifica per esaminare le emissioni alle lunghezze d'omda del lontano ultravioletto che sono state osservate nella tenue atmosfera lunare.
Nonostante lo scopo principale del LAMP sia quello di mappare la superficie lunare, il team ha deciso di espandere la campagna scientifica per esaminare le emissioni alle lunghezze d'omda del lontano ultravioletto che sono state osservate nella tenue atmosfera lunare.
I risultati della sonda sono stati raccolti nel corso di 50 orbite e, dato che l'elio è anche un componente dello spazio interplanetario, gli scienziati hanno dovuto usare tecniche diverse per eliminare ogni possibile "interferenza" con l'elio non appartenente all'atmosfera lunare.
«Ora la domanda è se l'elio che abbiamo trovato è originato all'interno della Luna (ad esempio, con il decadimento radioattivo delle rocce), oppure se proviene da una fonte esterna, come il vento solare» ha commentato Alan Stern, il principal investigator dello strumento. «Se la risposta è il vento solare, questa ricerca ci insegnerà molto sullo stesso processo nei corpi privi d'aria».
Se invece si scoprirà che il vento solare non ha niente a che fare con l'elio attorno alla nostra luna, gli scienziati dovranno capire quale processo lo origina (il decadimento radioattivo delle rocce oppure altri fenomeni interni della Luna) e come raggiunge l'atmosfera (se si diffonde dall'interno oppure se viene rilasciato durante terremoti lunari).
«Dato che LAMP è in grado di esaminare globalmente il nostro satellite, avremo la possibilità di scoprire quale è la fonte principale di elio» ha continuato Stern.
Un altro aspetto su cui gli scienziati dovranno far luce è la distribuzione e la concentrazione di questo gas. Già negli anni '70, gli esperimenti delle missioni Apollo avevano messo in evidenza un incremento della quantità di elio durante il calare della notte, probabilmente causato dal raffreddamento degli atomi che quindi si abbassano verso altitudini minori. In sostanza, se l'esperimento fosse stato eseguito più in quota, probabilmente gli astronauti avrebbero osservato un abbassamento nella quantità di elio.
Durante gli esperimenti delle missioni Apollo era anche stato scoperto un altro gas attoro al nostro satellite: l'argon. LRO avrà anche il compito di approfondire le informazioni che abbiamo su questo gas attorno alla nostra luna.
Nuove tracce di argon ed elio nell'atmosfera lunare
Reviewed by Pietro Capuozzo
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