Un aeroplano verso Titano nel 2020?
© immagine Mike Malaska |
L'atmosfera di Titano, il più grande satellite naturale di Saturno, è una delle più dense che siamo mai riusciti a rilevare: gli astronomi pensano addirittura che se una persona su Titano si attaccasse delle ali alle braccia, potrebbe volare via. Questo paragone potrebbe, ad un occhio inesperto, essere incredibile, ma non per niente Titano è uno dei corpi celesti più sensazionali del nostro sistema planetario, l'unico ad avere una superficie costellata di laghi, anche se in realtà sono composti principalmente da metano liquido. E' un corpo celeste affascinante, verso il quale gli astronomi hanno da sempre mostrato un particolare interesse. Ci hanno già mandato la sonda Huygens, 'sorella' di Cassini, e ora hanno progettato una missione incredibile, forse la più incredibile di tutte.
«Dal punto di vista dell'interesse scientifico, Titano è uno degli obiettivi più interessanti nel Sistema Solare» ha riferito Jason W. Barnes dell'Università dell'Idaho al sito di divulgazione scientifica Universe Today.
«Dal punto di vista dell'interesse scientifico, Titano è uno degli obiettivi più interessanti nel Sistema Solare» ha riferito Jason W. Barnes dell'Università dell'Idaho al sito di divulgazione scientifica Universe Today.
Barnes è un componente del team formato 30 tecnici di missione ed ingegneri che ha elaborato una nuova missione verso Titano. La missione, nota come AVIATR (Aerial Vehicle for In-situ and Airborne Titan Reconnaissance), non prevede un equipaggio e consiste principalmente in un aeroplano di 120 kg che avrà il compito di solcare l'atmosfera di Titano raccogliendo dati scientifici sulla morfologia della superficie e sulle caratteristiche atmosferiche, come i venti, le precipitazioni liquide e la formazione di nubi. «L'aeroplano potrà essere una missione a sé oppure potrà far parte di un programma d'esplorazione focalizzato su Titano» ha rivelato Barnes.
«AVIATR non eliminerà altre missioni verso Titano, anzi, potrebbe fornire il suo aiuto ad altri progetti scientifici» ha continuato Barnes. AVIATR costerà complessivamente circa 715 milioni di dollari statunitensi, corrispondenti grosso modo a poco più di 550 milioni di euro.
La missione sarà composta da tre stadi: uno per il lungo viaggio interplanetario, uno per l'entrata e la discesa nell'atmosfera e, infine, l'aeroplano che darà inizio alla fase operativa della missione.
Il team di Barnes aveva inizialmente proposto l'uso di un pallone aerostatico al posto di un aereo ma, accorgendosi che l'atmosfera di Titano è ben quattro volte più densa di quella terrestre e che la gravità del satellite di Saturno è 7 volte minore, hanno optato per l'aeroplano, che non si dovrebbe incastrare tra i venti, a differenza del pallone. Inoltre, il pallone non potrebbe muoversi e sarebbe in balia degli eventi atmosferici. Il pallone non potrebbe neanche essere alimentato dagli RTG che invece provvederanno al bisogno energetico dell'aereo, sfruttando il calore prodotto dal decadimento radioattivo di alcuni atomi di plutonio 238. Infine, l'aeroplano potrebbe anche atterrare sulla superficie di Titano e, se volasse costantemente in direzione ovest, sarebbe sempre sul lato del satellite naturale in cui è giorno, a differenza del pallone che non potrebbe muoversi.
La missione potrebbe iniziare da un momento all'altro, ma purtroppo è slittata a non prima del prossimo decennio. Infatti, Titano non è stato indicato dal National Research Council come una delle destinazioni più importanti per le missioni planetarie ancora da compiere in questo decennio. «Titano è stato rinviato ad un altro decennio» ha affermato Barnes, che però spera che sarà eletto nel 2020.
Peccato, ma per fortuna il 2020 non è troppo lontano.
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Un aeroplano verso Titano nel 2020?
Reviewed by Pietro Capuozzo
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