In arrivo l'attività massima delle Quadrantidi
Le Quadrantidi sono uno sciame meteorico iniziato a fine dicembre e destinato a concludersi verso il 10 gennaio, ma proprio in queste ore questo bellissimo fenomeno è alla sua massima attività. Nelle notti del 3 (quella appena passata) e del 4 gennaio (quella che inizierà fra qualche ora), infatti, lo sciame raggiungerà il suo massimo. Oggi volevo darvi qualche consiglio su come osservarle e, approfittando del momento, una breve spiegazione scientifica sulle piogge meteoriche.
Quelle che chiamiamo 'stelle cadenti' non hanno nulla a che vedere con le stelle vere come il nostro Sole: sono semplicemente dei piccoli meteoriti che, entrando nell'atmosfera terrestre a velocità di svariate migliaia di chilometri orari (circa 150 mila per le Quadrantidi), incominciano a bruciare a causa del fortissimo attrito generato con il contatto, appunto, con la nostra atmosfera. Bruciando, si illuminano e diventano visibili al nostro occhio, lasciando una scia luminosa che dopo poche frazioni di secondo scompare. Alcuni di questi meteoriti possiedono una magnitudine apparente addirittura maggiore della Luna piena: sono i cosiddetti 'bolidi'.
Quelle che chiamiamo 'stelle cadenti' non hanno nulla a che vedere con le stelle vere come il nostro Sole: sono semplicemente dei piccoli meteoriti che, entrando nell'atmosfera terrestre a velocità di svariate migliaia di chilometri orari (circa 150 mila per le Quadrantidi), incominciano a bruciare a causa del fortissimo attrito generato con il contatto, appunto, con la nostra atmosfera. Bruciando, si illuminano e diventano visibili al nostro occhio, lasciando una scia luminosa che dopo poche frazioni di secondo scompare. Alcuni di questi meteoriti possiedono una magnitudine apparente addirittura maggiore della Luna piena: sono i cosiddetti 'bolidi'.
Le piogge meteoritiche spesso prendono il nome dalla costellazione in cui sono visibili: le Geminidi nei Gemelli, le Ursidi nell'Orsa Minore, le Draconidi nel Drago eccetera. Le Quadrantidi prendono il loro nome dalla costellazione del Quadrante Murale, ideata nel 1795 ma ormai obsoleta. Oggi quella regione della volta celeste è occupata dalla parte settentrionale della costellazione di Boote.
Gli sciami meteorici (che, se superano le 1000 'stelle cadenti' all'ora sono definiti 'tempeste meteoriche') non sono altro che dei granelli di polvere interplanetaria abbandonati da un asteroide o, più comunemente, da una cometa che passa vicino alla nostra Terra durante la sua orbita. Recentemente, si è potuto stabilire che il corpo che ha originato questo sciame è il discusso asteroide 196256 2003EH1, che probabilmente corrisponde al corpo celeste catalogato mezzo millennio fa dagli astronomi orientali come C/1490 Y1, confuso allora per una cometa. Il Tasso Orario Zenitale (TOZ o ZHR) di questo sciame, ossia quante 'stelle cadenti' appartenenti a questo sciame possiamo osservare in un'ora, è pari a 120.
Ma come possiamo osservarle? Semplice: basta dirigere il proprio sguardo verso nord–est e fare molta attenzione perché, seppur siano visibilissime ad occhio nudo, non sono tra le piogge meteoriche più luminose.
Se, come me, abitate in una città ricca di inquinamento (sia atmosferico che luminoso) e con uno skyline caratterizzato da edifici molto alti, potete sempre guardarle 'in diretta ma indirettamente', guardando lo streaming a cura di Nasa TV cliccando qui.
In arrivo l'attività massima delle Quadrantidi
Reviewed by Pietro Capuozzo
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