Spettacolari immagini del cratere Aristarco visto da LRO
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| Il muro ovest del bordo del cratere, visto ad un'altitudine di solamente 26 km. L'immagine copre un'area larga circa 12 km (© immagine NASA/GSFC/Arizona State University) |
Il cratere Aristarco è uno dei più belli visibili sulla superficie lunare tramite un telescopio o, più semplicemente, attraverso dei binocoli. Personalmente, è uno dei primi oggetti che cerco sulla superficie del nostro satellite naturale quando punto il mio telescopio in direzione della Luna. Quindi, ho trovato ancor più mozzafiato di quanto non lo siano già queste immagini rilasciate ieri dalla sonda LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter), che ti danno l'impressione di essere realmente sul bordo di questo magnifico cratere. Certo, essere veramente sulla Luna è tutta un'altra storia, ma così ci andiamo quantomeno vicino.
Questa regione, se vista da vicino, ti lascia veramente senza parole. Mark Robinson, il principal investigator della fotocamera di LRO, è probabilmente una delle persone che sanno descrivere meglio queste regioni. «Un misterioso altipiano, un canale gigantesco formato da enormi fuoriuscite di lava, campi di polvere vulcanica, e il tutto avvolto da una massiccia marea di basalto» sono le parole usate da Robinson per descrivere Aristarco. E pensare che lui non dev'essere il tipo che si fa stupire facilmente, abituato com'è a vedere simili paesaggi extraterrestri.
Questa regione, se vista da vicino, ti lascia veramente senza parole. Mark Robinson, il principal investigator della fotocamera di LRO, è probabilmente una delle persone che sanno descrivere meglio queste regioni. «Un misterioso altipiano, un canale gigantesco formato da enormi fuoriuscite di lava, campi di polvere vulcanica, e il tutto avvolto da una massiccia marea di basalto» sono le parole usate da Robinson per descrivere Aristarco. E pensare che lui non dev'essere il tipo che si fa stupire facilmente, abituato com'è a vedere simili paesaggi extraterrestri.
«Un asteroide (o una cometa) relativamente recente si è schiantato in questo paradiso geologico, creando un enorme buco nel terreno e rivelando un sezione trasversale di 3 mila metri di geologia. Non mi meraviglio che i progettisti delle missioni Apollo abbiano messo quest'altipiano in alto nella loro lista di siti d'atterraggio per l'esplorazione umana» ha continuato Robinson sul sito della LROC (Lunar Reconnaissance Orbiter Camera).
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Per ottenere simili immagini, i tecnici di missione hanno dovuto far planare la sonda a soli 26 km dalla superficie lunare, eseguendo manovre molto complesse e rischiose che sono però andate a buon fine e che hanno inserito LRO in un'orbita due volte minore di quella normale. I tecnici hanno avuto un compito ancora più arduo perché, invece di volare esattamente sopra il cratere come LRO fa di solito, hanno dovuto spostare l'orbita della sonda americana leggermente ad ovest, in modo che le immagini non raffigurassero il cratere visto da sopra, ma di lato, dando la sensazione di essere realmente sul bordo di esso. Per immaginarci meglio la scena di LRO che plana accanto a questo cratere, possiamo aiutarci con due semplici paragoni, sviluppati dallo stesso Robinson e da Nancy Atkinson di Universe Today: dobbiamo immaginarci la sonda che vola ad un'altitudine poco più di due volte quella dei normali aerei da passeggeri che solcano costantemente i nostri cieli (primo paragone), e che sorvola un cratere spettacolare ma grande solamente un decimo del Gran Canyon terrestre (secondo paragone).
Beh, ora non ci resta che partire verso il centro del cratere!
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30.12.11
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