Gli ultimi dati dal Trace Gas Orbiter prima della fase di aerofrenaggio


La sonda europea Trace Gas Orbiter della missione ExoMars ha appena concluso due giorni di intense attività scientifiche intorno a Marte. Nel corso di due orbite, i vari strumenti a bordo della sonda hanno eseguito le loro ultime osservazioni prima dell'inizio della fase di aerofrenaggio.

Credit: ESA, CC BY-SA 3.0 IGO
La sonda aveva raggiunto il Pianeta Rosso il 19 Ottobre, inserendosi in un'orbita preliminare tra 230 e 98 mila chilometri di quota e con un periodo di 4,2 giorni. A fine Novembre, la sonda aveva eseguito le sue prime misurazioni scientifiche, mirate a calibrare la fotocamera e gli spettrometri. A Gennaio, poi, la sonda ha modificato la propria inclinazione orbitale da 7 a 74 gradi, in preparazione per la fase di aerofrenaggio che inizierà il 15 Marzo e che la terrà occupata fino al prossimo anno. Al termine di questa fase, il TGO avrà raggiunto la sua orbita finale a 400 chilometri di quota e potrà inaugurare la propria campagna scientifica.
Il 28 Febbraio e il 1° Marzo, i due spettrometri a bordo del TGO hanno eseguito delle misurazioni preliminari dalla nuova orbita. Poi, tra il 5 e il 7 Marzo, nell'arco di due rivoluzioni consecutive, la sonda ha eseguito la sua prima campagna scientifica vera e propria dall'alto della sua nuova orbita, che la porta tra 200 e 37 150 chilometri dalla superficie del Pianeta Rosso ogni giorno.
I due spettrometri hanno raccolto dati in due diverse modalità: prima, osservando direttamente la superficie marziana; poi, studiando come la luce solare viene filtrata e dispersa attraverso l'atmosfera lungo l'orizzonte del pianeta.
Durante la breve campagna, la fotocamera ha scattato immagini della superficie e del cielo per calibrare i propri sensori, mentre il rilevatore di neutroni è rimasto attivo per l'intera durata delle due orbite al fine di misurare il flusso di sottofondo, che dovrà poi essere eliminato dai dati futuri per isolare il flusso proveniente da Marte.
"È ottimo avere l'opportunità di eseguire queste importanti osservazioni prima dell'inizio della fase di aerofrenaggio, che ci terrà occupati per un intero anno," spiega Hajan Svedhem dell'ESA. "Durante la fase di aerofrenaggio, gli scienziati potranno utilizzare questi dati di calibrazione per prepararsi al meglio all'inizio della missione principale."
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