La capsula Dragon pronta a tornare a volare
La capsula robotica Dragon della SpaceX è pronta a tornare a volare, nove mesi dopo l'incidente che la vide esplodere nei cieli di Cape Canaveral durante l'ascesa del Falcon 9. Il veicolo decollerà nella sua ottava missione ufficiale di rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale alle 22:43 ora italiana dell'8 Aprile, portando oltre tre tonnellate di rifornimenti ai sei astronauti a bordo del complesso orbitale.
Il modulo BEAM viene installato all'interno della stiva di Dragon. Credits: SpaceX |
Poche ore fa, il Falcon 9 ha completato con successo un test di accensione statica, uno degli ultimi preparativi in vista dell'inizio del countdown. Quello di venerdì sarà il primo lancio di una capsula Dragon a bordo del nuovo Falcon 9-FT. Il nuovo modello del razzo della SpaceX sarà impegnato nel suo secondo volo, dopo quello della missione Orbcomm 2 che si era concluso con lo storico rientro del primo stadio.
Il decollo di Dragon sarà il terzo lancio di una missione di rifornimento alla volta della Stazione Spaziale in altrettante settimane, dopo l'arrivo il 26 Marzo di una capsula Cygnus dell'Orbital ATK con 3.4 tonnellate di rifornimenti e l'arrivo settimana scorsa della Progress MS-02 russa con 2.5 tonnellate. Dragon porterà con sé oltre 3.1 tonnellate di carico. Dragon è l'unica delle tre capsule ad essere in grado di riportare esperimenti sul nostro pianeta; inoltre, è quella in grado di portare più rifornimenti sulla Stazione. In realtà, in questo momento il veicolo più capiente è Cygnus, ma solo perché le sue ultime due missioni sono state lanciate su un Atlas V invece che sul razzo Antares dell'Orbital ATK, attualmente in fase di rinnovamento in seguito al disastroso incidente avvenuto a Ottobre 2014. Una volta tornato in operazione, i lanci di Cygnus verranno nuovamente trasferiti al razzo Antares e la capacità di carico della capsula si abbasserà al di sotto di quella di Cygnus.
Gli ultimi bollettini meteo parlano di condizioni favorevoli (80%) al lancio del Falcon 9. L'unico motivo di preoccupazione al momento sono i venti in superficie. Un fronte d'aria fredda attraverserà Cape Canaveral nelle prossime ore, ripulendo i cieli in vista del tentativo di lancio. Una seconda finestra è prevista per le 22:20 del giorno successivo, con condizioni meteo favorevoli al 90%.
L'ascesa del Falcon 9 durerà circa dieci minuti. Come sempre, però, molti occhi saranno puntati sul primo stadio, che poco meno di due minuti e mezzo dopo il decollo si staccherà dal resto dello stadio e tenterà di atterrare su una chiatta robotica in mezzo all'Atlantico. Finora, i tentativi di rientro sulla chiatta non hanno mai avuto successo, anche se si sono registrati importanti progressi a ogni tentativo. L'unico rientro sulla terraferma tentato finora ha invece avuto successo.
Tra i rifornimenti a bordo di Dragon c'è anche uno speciale modulo gonfiabile, il Bigelow Expandable Activity Module, o BEAM. A metà Aprile, la struttura verrà installata sul modulo Tranquility, dove a fine mese si gonfierà rivelando uno spazio abitabile di 16 metri cubi. La pressurizzazione del modulo durerà 45 minuti e verrà controllata manualmente dagli astronauti.
Il modulo ha una vita operativa di almeno cinque anni; tuttavia, la sua permanenza sulla Stazione Spaziale durerà solo due anni. Nonostante sia teoricamente già abitabile, non verrà mai visitato dagli astronauti, se non per installare dei sensori o per eseguire dei brevi test. Si stima che gli astronauti faranno uso di questo modulo solo due o tre volte a missione. Una volta disinstallato, BEAM impiegherà 290 giorni a rientrare nell'atmosfera terrestre.
Uno dei test più importanti sarà verificare che il modulo sia in grado di isolare le radiazioni dello spazio e resistere alle collisioni ad altissima velocità di microparticelle. La NASA non ha comunicato né lo spessore né il materiale delle pareti.
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Reviewed by Pietro Capuozzo
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