Cassini riaccende i suoi motori in vista della fine della missione
La sonda americana Cassini ha inaugurato una nuova fase nella sua missione di esplorazione di Saturno, grazie a una manovra che ha alterato la sua coreografia orbitale. La manovra è stata eseguita dal motore principale a partire dalle 23:45 ora italiana del 23 Gennaio ed è terminata 35 secondi più tardi.
La manovra del 23 Gennaio è stata la seconda di cinque modifiche orbitali programmate per far entrare la sonda nell'ultima fase della sua missione, che sarà caratterizzata da una serie di orbite a inclinazioni molto elevate. Le manovre sono state progettate in modo da sfruttare una fionda gravitazionale di Titano dopo ogni modifica orbitale. L'ultima accensione ha comportato una variazione di velocità di circa 6.8 metri al secondo e permetterà a Cassini di sorvolare Titano il 1° Febbraio. L'incontro altererà la velocità della sonda di 774 metri al secondo.
"In realtà, è Titano a fare tutto il lavoro," spiega Earl Maize della NASA. "Il nostro compito è portare la sonda a una determinata altitudine e latitudine al di sopra di Titano al momento giusto. Per farlo, abbiamo bisogno di piccole manovre a propulsione attiva, come questa."
La prima delle cinque manovre era stata eseguita il 30 Dicembre e, tramite un cambiamento di velocità di 3 metri al secondo, aveva preparato Cassini a incontrare Titano il 15 Gennaio. La prossima manovra, la terza nella serie, è prevista per il 25 Marzo e, modificando la velocità di Cassini di 7.95 metri al secondo, la porterà a incontrare nuovamente Titano il 4 Aprile.
Entro Novembre, Cassini si troverà in un'orbita polare attorno a Saturno che la porterà a sfiorare gli anelli principali del gigante gassoso. Poi, dopo 20 orbite, inizierà il Gran Finale (questo il nome ufficiale scelto dalla NASA): Cassini restringerà la sua orbita, in modo da tuffarsi in picchiata tra gli anelli più interni e il pianeta per 22 orbite, al termine delle quali la sonda verrà lasciata disintegrarsi nell'atmosfera di Saturno, il 15 Settembre 2017.
"Abbiamo un anno emozionante davanti a noi," spiega Linda Spilker del JPL. "E i paesaggi lungo il percorso saranno spettacolari."
Nella foto, Encelado visto l'8 Settembre 2015 da Cassini a una distanza di 129 mila chilometri e a una risoluzione spaziale di 772 metri per pixel. Credit: NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute
Cassini riaccende i suoi motori in vista della fine della missione
Reviewed by Pietro Capuozzo
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26.1.16
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