La vela solare LightSail è un successo
La vela solare di LightSail nello spazio. Foto The Planetary Society |
La vela solare LightSail-A della Planetary Society ha portato a termine la sua drammatica e intensa missione. Tre giorni fa, il piccolo satellite, grande più o meno quanto una pagnotta, ha aperto le sue ali venti volte più sottili di un capello umano e si è trasformato in un'enorme vela di 32 metri quadri. LightSail rientrerà nell'atmosfera nei prossimi giorni.
La missione era iniziata il 20 Maggio, quando LightSail era decollata verso le stelle come satellite secondario, accompagnando in orbita il quarto spazioplano top-secret X-37B dell'Air Force. Nessuno sarebbe stato in grado di prevedere ciò che sarebbe successo da lì a poco: la sonda infatti ha smesso di comunicare con le stazioni di terra ben due volte, la prima per un sovraccarico nel software e la seconda per un guasto alle batterie di bordo, regalandoci attimi di vero timore. Ma, contro ogni aspettativa, la sonda si è risvegliata entrambe le volte, anche con l'aiuto di un raggio cosmico esploso nel cuore di una supernova lontanissima nello spazio e nel tempo.
Il 7 Giugno, dopo un tentativo iniziale fallito, LightSail ha finalmente aperto la sua vela solare, completando la dimostrazione per cui era stata inviata nello spazio. Ieri, la sonda ha trasmesso la prima immagine completa della sua vela, con il Sole come sfondo. Una seconda immagine, in cui dovrebbe essere visibile anche la Terra, raggiungerà forse le stazioni di terra nei prossimi giorni, se LightSail non rientrerà prima nell'atmosfera terrestre.
Come ultimo comando, gli ingegneri potrebbero far aprire ulteriormente la vela solare a LightSail, allungando fino alla loro massima estensione i quattro cavi a cui è legato il sottilissimo tessuto di polietilene tereftalato.
La vela solare LightSail è un successo
Reviewed by Pietro Capuozzo
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