Cieli blu e macchie di acqua ghiacciata su Plutone


Anche a quasi tre mesi dallo storico incontro ravvicinato con la sonda americana New Horizons, il pianeta nano Plutone continua a stupirci. In pochi si sarebbero aspettati che un mondo così piccolo e lontano si sarebbe dimostrato così attivo e dinamico. Eppure, le ultime scoperte da New Horizons non sembrano far altro che confermare che l'ex-nono pianeta è tutt'altro che un grosso sasso inerte vagante per la buia e gelida periferia del sistema solare.

Credits: NASA/JHUAPL/SwRI
Se le scoperte di montagne di acqua ghiacciata alte fino a 3500 metri, ghiacciai di azoto in movimento, gelide pianure di metano e monossido di carbonio, strati di foschia e banchi di nebbia, un'atmosfera in rapida fuga idrodinamica, una vasta coda di plasma, campi di dune, valli glaciali e misteriose creste allineate tra di loro (clicca qui per l'ultimo aggiornamento) non erano abbastanza, New Horizons è riuscita a stupirci un'altra volta. I nuovi dati trasmessi dalla sonda, che ormai si trova più di cento milioni di chilometri alle spalle di Plutone, suggeriscono che i cieli Plutone siano molto più blu del previsto.
"Chi si sarebbe aspettato un cielo blu nella Fascia di Kuiper? È meraviglioso," commenta Alan Stern, responsabile della missione. Le particelle che costituiscono gli strati atmosferici di Plutone sono probabilmente grigiastre o rossastre, ma il modo in cui disperdono la luce blu ha colpito gli scenzati.
"La sorprendente tinta blu ci dice qualcosa sulla dimensione e sulla composizione delle particelle di nebbia," spiega Carly Howett dell'SwRI. "Un cielo blu è spesso il risultato della dispersione della luce solare da parte di piccolissime particelle. Sulla Terra, quelle particelle sono minuscole molecole di azoto. Su Plutone sembrano essere più grandi - ma comunque relativamente piccole -  particelle simili alla fuliggine chiamate toline."
Le toline sono molecole di idrocarburi originate dall'interazione tra i gas già presenti in quota, tra cui metano e azoto, con le radiazioni ultraviolette del Sole e i raggi cosmici provenienti dallo spazio profondo. La rottura delle molecole di metano e azoto crea gli ingredienti indispensabili per formare idrocarburi più complessi, come etilene e acetilene, già rilevati da New Horizons. La foschia quindi non sarebbe altro che il risultato della condensazione di questi composti negli strati inferiori dell'atmosfera.
Un altro importante traguardo scientifico raggiunto da New Horizons è l'individuazione di una serie di "macchie" di ghiaccio d'acqua sulla superficie di Plutone.
"Vaste regioni non evidenziano la presenza di ghiaccio d'acqua," spiega Jason Cook dell'SwRI. "Forse è mascherato da altri, più volatili ghiacci. Capire perché vediamo il ghiaccio d'acqua in punti precisi, e non altrove, è una sfida che abbiamo appena iniziato ad affrontare."
Cieli blu e macchie di acqua ghiacciata su Plutone Cieli blu e macchie di acqua ghiacciata su Plutone Reviewed by Pietro Capuozzo on 8.10.15 Rating: 5
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