Nuovi scatti e nuovi misteri da Plutone: venti, pianure ghiacciate e code di plasma
La pianura Sputnik su Plutone. |
Plutone
Che la superficie di Plutone fosse straordinariamente diversa da ciò che ci aspettavamo si era capito già due giorni fa, quando erano arrivate le prime foto scattate da distanza ravvicinata da New Horizons. La prima immagine rilasciata al pubblico, in particolare, mostrava un'area larga circa 150 chilometri costellata di montagne alte fino a 3.5 chilometri e invece apparentemente del tutto priva di crateri da impatto. Quest'ultimo dettaglio suggerisce che la superficie sia geologicamente molto giovane, con la maggior parte delle strutture visibili risalenti a meno di cento milioni di anni fa.
Un mosaico delle regioni di Plutone. |
Tra i vari terreni ritratti da New Horizons, uno dei più affascinanti è quello montuoso. La presenza dei rilievi - che probabilmente sono composti da ghiaccio di acqua, dato che altri materiali volatili come l'azoto e il metano non riuscirebbero a sostenere strutture così massicce - indica che, almeno a livello geologico, Plutone dev'essere stato molto attivo in tempi relativamente recenti. Il mistero è quale sia la sorgente dell'energia necessaria ad alimentare tali attività: l'unica conosciuta su Plutone è il calore generato dal decadimento radioattivo di elementi quali torio e uranio, ma secondo i nostri modelli attuali non dovrebbe essere sufficiente ad alimentare una simile "vivacità" geologica.
Una prima ricostruzione geologica di Sputnik Planum. |
La posizione di una concentrazione di monossido di carbonio osservata da Terra. |
Il secondo riguarda le pianure ghiacciate. Le immagini di Sputnik Planum, a nord dei Norgay Montes, rivelano una superficie priva di crateri divisa in poligoni irregolari lunghi circa 20 chilometri delimitati da solchi poco profondi. Alcuni di questi solchi contengono del materiale scuro, mentre altri sono interrotti da rilievi che potrebbero essere stati sollevati dal suolo da processi geologici oppure potrebbero essere formati da materiale più resistente rispetto al terreno circostante. Il resto della superficie è bucherellato qua e là da piccoli fossi, forse il risultato di processi di sublimazione.
Si pensa che questi segmenti si siano formati con la contrazione del materiale in superficie oppure come risultato di processi convettivi all'interno dello strato superficiale di ghiaccio di monossido di carbonio, metano e azoto.
hanno rilevato i primi ioni dell'atmosfera di Plutone già a 6 milioni di chilometri di distanza, circa 1-2.5 milioni di chilometri prima del previsto. Ciò suggerisce o che il ritmo di fuga delle molecole sia maggiore oppure che il meccanismo di trasporto delle molecole sia diverso rispetto a quanto modellato finora.
New Horizons ha rilevato l'atmosfera di Plutone ben prima di quanto osservato da Terra. |
Ci sono venti su Plutone? Queste striature sembrano suggerirlo. |
La coda di ioni di Plutone. |
Notte
Una foto centrata sul polo di Notte, un satellite largo circa 40 km e con una luminosità intermedia tra quella di Plutone e Caronte. |
Oggi è stata rilasciata anche una nuova foto di Notte, il satellite già conosciuto per la sua rotazione caotica che probabilmente interessa anche le altre lune.
E ora qualche dato puramente tecnico sulle immagini trasmesse da New Horizons tra il 16 e il 17 Luglio. Non tutte le immagini sono ancora state rilasciate al pubblico. Per le le immagini ricevute il 15 Luglio, vi rimandiamo a questo nostro articolo precedente.
- tre foto di Caronte scattate dalla fotocamera pancromatica LORRI alle 12:24 del giorno 14 e ricevute alle 09:23 del giorno 16. Le immagini hanno una risoluzione di 380 metri per pixel ciascuna e sono state riprese da 79 mila chilometri di distanza.
- una foto a colori di Plutone e Caronte scattata da MVIC alle 08:49 del giorno 14 e ricevuta alle 15:22 del giorno 16. L'immagine ha una risoluzione di 5 chilometri per pixel ed è stata ripresa da una distanza di 254 mila chilometri da Plutone e 269 mila da Caronte. Nella foto, i due mondi misurano rispettivamente 480 e 240 pixel.
- una foto di Idra scattata dalla fotocamera pancromatica LORRI alle 09:39 del giorno 14 e ricevuta alle 18:32 del giorno 17. L'immagine ha una risoluzione di 1.2 chilometri per pixel ed è stata ripresa da 231 mila chilometri di distanza. Nella foto, Idra misura 48 per 28 pixel.
- una foto di Plutone scattata dalla fotocamera pancromatica LORRI alle 04:49 del giorno 14 e ricevuta alle 18:32 del giorno 17. L'immagine ha una risoluzione di 2.2 chilometri per pixel ed è stata ripresa da 444 mila chilometri di distanza.
Chiudiamo ricordandovi il programma della trasmissione dei dati di New Horizons (reperibile anche qui): fino al 20 Luglio continueranno a essere scaricati dati da LORRI, MVIC, LEISA e REX. All'appello mancano ancora sei foto. Poi, fino al 14 Settembre, la sonda sarà impegnata a trasmettere i dati degli strumenti a bassa velocità (SWAP, PEPSSI, SDC). La trasmissione delle fotografie riprenderà il 14 Settembre. A partire dal 16 Novembre verranno scaricate tutte le foto in formato lossless, eliminando cioè tutti gli artefatti visibili nelle immagini lossy pubblicate in questi giorni.
Nuovi scatti e nuovi misteri da Plutone: venti, pianure ghiacciate e code di plasma
Reviewed by Pietro Capuozzo
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17.7.15
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