Scoperta una tundra di 3 milioni di anni fa sotto i ghiacci del Polo Nord
I ricercatori della NASA hanno scoperto una tundra 3 km sotto i ghiacci del Polo Nord. © Joshua Brown, University of Vermont |
Una ricerca promossa dalla NASA ha portato alla scoperta di un paesaggio sepolto sotto il ghiaccio della Groenlandia risalente a tre milioni di anni fa. La calotta di ghiaccio ha ricoperto e preservato un'antica tundra a una profondità di oltre tre chilometri.
«Abbiamo scoperto uno strato di suolo organico che è rimasto ghiacciato sul fondale di una calotta per 2,7 milioni di anni», spiega Paul Bierman, geologo presso l'Università del Vermont.
Sempre più ricercatori della NASA sono impegnati nello studio delle calotte polari terrestre. Sulla loro stabilità dipende il livello delle acque globali e il futuro del nostro pianeta.
Sempre più ricercatori della NASA sono impegnati nello studio delle calotte polari terrestre. Sulla loro stabilità dipende il livello delle acque globali e il futuro del nostro pianeta.
«Il suolo sotto la calotta di ghiaccio della Groenlandia ci aiuta a capire un importante mistero sul cambiamento climatico», spiega Dylan Rood dell'Università della California a Santa Barbara. «Di quanto sono cresciute e quanto si sono sciolte le calotte a causa dei cambiamenti di temperatura nel passato?»
La ricerca indica che anche durante i periodi più caldi dalla formazione della calotta polare, il centro della Groenlandia è rimasto stabile.
«È improbabile che si sia mai sciolto del tutto», spiega Bierman. E così, l'antica tundra è rimasta intatta per milioni di anni di riscaldamento e raffreddamento globale.
«Alcuni modelli della calotta polare mostrano che il ghiaccio della Groenlandia si è completamente fuso durante gli antichi periodi interglaciali. Questi dati suggeriscono che ciò non sia successo», spiega Tom Neumann della NASA. «Non sappiamo quanto ghiaccio sia rimasto – per fare una stima, dovremmo studiare altri siti in Groenlandia che presentano sedimenti sui fondali per vedere se l'antico suolo si è preservato anche lì oppure no».
I ricercatori hanno analizzato una carota di ghiaccio di 12 metri raccolta a una profondità di 3053 metri sotto il sito di Summit. La carota era stata estratta nel 1993 e presentava ghiaccio misto a sedimenti – il cosiddetto «ghiaccio sporco».
Nei campioni, Bierman e il suo team hanno estratto un raro isotopo del berillio, il berillio-10, formato dai raggi cosmici. Questo isotopo cade dal cielo e viene catturato dal suolo. Più il suolo viene esposto alle intemperie, più berillio-10 si accumula – ciò significa che può essere usato per misurare l'esposizione di un suolo all'atmosfera.
Analizzando il campione nell'acceleratore di particelle di Livermore, in California, gli scienziati hanno trovato concentrazioni sorprendentemente elevate di berillio-10.
«Su una base globale, troviamo simili concentrazioni di berillio solo nei suoli che si sono sviluppati nel corso di centinaia di migliaia, se non milioni, di anni», spiega Joseph Graly dell'Università del Vermont.
Il campione analizzato dagli scienziati mostra che il suolo da cui proviene è stato esposto in superficie tra i 200 mila e un milione di anni prima di essere ricoperto dai ghiacci.
Per interpretare meglio i dati, il team ha richiesto delle analisi di azoto e carbonio nel campione.
«Il fatto che ci fossero quantità misurabili di materiale organico nel ghiaccio sedimentoso indica che c'era uno strato di suolo sotto il ghiaccio», spiega Andrea Lini dell'Università del Vermont. La composizione chimica de materiale suggerisce che si potesse trattare di una tundra con vegetazione.
«La Groenlandia [in inglese Greenland, cioè terra verde] era davvero verde! Tuttavia, lo era milioni di anni fa», spiega Rood. «Prima di essere coperta dal secondo più grande corpo di ghiaccio della Terra, la Groenlandia assomigliava alla verde tundra dell'Alaska». Ed è proprio lì che sono andati i ricercatori per misurare i livelli di berillio nel terreno, riscontrando valori molto simili a quelli della carota.
L'unica cosa chiara nei misteri che avvolgono i ghiacci della Groenlandia è che la temperatura attuale sta aumentando troppo velocemente. L'attuale temperatura globale «è molto più elevata dei periodi interglaciali più caldi mai registrati in milioni di anni», spiega Bierman. «C'è uno strato di suolo vecchio 2,7 milioni di anni che giace sotto la Groenlandia. La calotta polare che lo nasconde non è mai scomparsa nel periodo in cui l'uomo è diventato una specie. Ma se continuiamo lungo questo percorso, la calotta non sopravviverà. E una volta che l'hai spazzata via, è difficile rimetterla al suo posto».
Scoperta una tundra di 3 milioni di anni fa sotto i ghiacci del Polo Nord
Reviewed by Pietro Capuozzo
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24.4.14
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