La SpaceX denuncia l'Air Force degli Stati Uniti

Musk durante la conferenza tenuta a Washington. © National Press Club

La più grande agenzia spaziale privata del mondo, la SpaceX, ha dichiarato che avvierà un'azione legale contro l'Air Force statunitense per combattere il monopolio sul mercato dei lanci spaziali.

Elon Musk, fondatore di SpaceX, PayPal, Tesla Motors e SolarCity, ha definito ingiusto il fatto che tutti i lanci militari del Governo statunitense siano affidati esclusivamente ai razzi Delta IV e Atlas V della United Launch Alliance, eliminando così il resto della concorrenza – fra cui la sua SpaceX.

«Crediamo che ciò non sia giusto, e che i lanci di sicurezza nazionale debbano essere messi in palio, come in una gara di appalti, e non che siano assegnati a una sola agenzia», ha dichiarato Musk in una conferenza stampa organizzata in fretta e furia a Washington.
La mancanza di competizione rischia di svantaggiare le altre compagnie, come la SpaceX. Un biglietto a bordo del Falcon 9 della SpaceX costa quattro volte di meno rispetto ai costi di lancio di un Delta o di un Atlas della ULA. Pochi giorni fa, una capsula Dragon della SpaceX si è agganciata alla Stazione Spaziale, dopo l'ennesimo lancio perfetto a bordo proprio di un Falcon 9.

«Mi pare strano che se i nostri veicoli sono abbastanza buoni per la NASA da supportare una stazione spaziale da 100 miliardi di dollari, da lanciare satelliti scientifici della NASA e da lanciare complessi satelliti commerciali geostazionari, non siano ritenuti sufficienti per lanciare qualcosa di semplice come un satellite militare».

La SpaceX si è impegnata in un contratto da 1,6 miliardi di dollari con la NASA per rifornire la Stazione Spaziale con le sue capsule Dragon. A questo miliardo e mezzo vanno aggiunti i quattro miliardi che la SpaceX riceve da vari enti nel settore spaziale commerciale.

L'unica grande differenza che avvantaggia l'ULA è l'esperienza: mentre i sistemi di lancio Atlas e Delta sono sul mercato da mezzo secolo, il Falcon 9 ha spiccato il volo solo nove volte.

Musk ha ribadito che il suo Falcon 9 sta dimostrando di essere all'altezza del compito, e che vuole solamente pari opportunità nel settore spaziale militare.

«Se ci battiamo e perdiamo, sarà tutto a posto», ha spiegato. «Ma perché non possiamo nemmeno provarci? Tutto ciò semplicemente non ha senso».

A peggiorare la situazione, recentemente l'Air Force ha dichiarato di voler comprare i razzi della ULA in blocchi, invece che separatamente per ogni singola missione, risparmiando così sui costi di lancio. In totale, l'Air Force ha spiegato di voler comprare 27 veicoli di lancio all'anno, tre dei quali saranno le varianti super-pesanti del Delta IV, con tre stadi centrali l'uno, per un totale quindi di 36 stadi centrali. Alla fine del 2013, l'Air Force ha reso pubblici tre contratti valutati sui 2,6 miliardi di dollari per coprire 14 di quei 36 stadi.

Inoltre, la ULA ha presentato un altro contratto separato, quotato a un miliardo di dollari, per coprire i costi fissi della compagnia – le spese generali, come il mantenimento delle linee di produzione.

Secondo i dati forniti dal Governo, un singolo lancio della ULA costa 460 milioni di dollari, compresi i 210 milioni del razzo stesso, a cui vanno però aggiunti altri 250 milioni per mantenere le strutture di terra operative e pronte al prossimo lancio.

Musk ha spiegato che un lancio su un Falcon 9 costa solamente 60 milioni di dollari – 135 milioni se si sceglie la variante super-pesante. Considerando un margine di 30 milioni di dollari per garantire i requisiti militari, il biglietto costa comunque quattro volte di meno.

«I razzi della ULA sono quattro volte più costosi dei nostri», spiega Musk. «I cittadini americani stanno pagando miliardi di dollari senza motivo».