Cometa ISON, nessun rischio per il nostro pianeta

La cometa ISON sta facendo molto parlare di sé in questi mesi. La cometa si sta preparando a sfiorare Marte e, successivamente, il Sole. Se dovesse sopravvivere all'incontro molto ravvicinato con la nostra stella, la cometa diventerà 10 volte più luminosa di Venere nei nostri cieli, diventando visibile anche di giorno. Tanto per cambiare, però, si stanno diffondendo negli ultimi giorni voci infondate che la cometa potrebbe rompersi e schiantarsi contro il nostro pianeta. Secondo le teorie più apocalittiche, la cometa rappresenterebbe addirittura il fantomatico pianeta Nibiru, associato a molte presunte catastrofi. Ovviamente, la realtà è ben diversa: è vero che non sappiamo ancora per certo il destino della cometa, ma in tutti gli scenari, il nostro pianeta sarà salvo.
«La cometa ISON sta per far visita al Pianeta rosso», ha spiegato l'astronomo Carey Lisse dell'Applied Physics Lab della John Hopkins University. «Il primo ottobre, la cometa passerà a 0,07 AU da Marte, circa sei volte più vicino rispetto a quando passerà accanto alla Terra». [Leggi: La cometa ISON si prepara a sfiorare Marte]
La cometa si fionderà poi verso il Sole, passando a soli 1,2 milioni di chilometri dalla sua superficie. Cosa succederà ancora non lo sappiamo: basta vedere il caso della cometa Lovejoy, che un anno fa era già stata data per morta dopo essersi quasi schiantata con la nostra stella, e che poche ore dopo era stata vista emergere illesa dall'altra parte del Sole.
ISON, definita la «cometa del secolo» subito dopo la sua scoperta un anno fa, potrebbe sopravvivere all'incontro ravvicinato, passare a vari milioni di chilometri dal nostro pianeta – dando spettacolo nei nostri cieli – e poi incamminarsi lentamente nel viaggio millenario che la riporterà nella gelida periferia del sistema solare, la nube di Oort. [Leggi: Le prime immagini della cometa ISON, prossimamente nei nostri cieli]
Oppure, la cometa potrebbe frantumarsi in molti pezzi. Anche questo scenario non rappresenta però un pericolo, se analizzato da un punto di vista scientifico.

I frammenti della cometa S-W 3.
«Se dovesse distruggersi, i frammenti della cometa non voleranno via in direzioni diverse come schegge in un'esplosione cinematografica», hanno spiegato i ricercatori del telescopio spaziale Hubble. «Si staccano ma continuano a viaggiare lungo il percorso del loro corpo-madre. Quindi, gli eventuali pezzi rimarranno molto lontani da noi, a milioni di chilometri di distanza».
Se la cometa dovesse spaccarsi, però, lo spettacolo celeste sarebbe annullato. Non tutto però sarebbe perduto.
«Se la cometa si frammenterà, potremmo essere abbastanza fortunati da osservare un meraviglioso fiume di perle nel cielo, simile a quello che Hubble ha osservato quando la cometa S-W 3 si frantumò nel 2006».
ISON sfiorerà la nostra stella il 28 Novembre, e poi chissà – di certo, nessuna apocalisse.

© immagini
NASA/ESA/J.-Y. Li (Planetary Science Institute), and the Hubble Comet ISON Imaging Science Team
NASA, ESA, H. Weaver (JHU/APL), M. Mutchler and Z. Levay (STScI)
Cometa ISON, nessun rischio per il nostro pianeta Cometa ISON, nessun rischio per il nostro pianeta Reviewed by Pietro Capuozzo on 22.9.13 Rating: 5
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