I resti del meteorite di Chelyabinsk hanno fatto il giro del mondo

Quando, a Febbraio, un meteorite era esploso sopra i cieli di Chelyabinsk, in Russia, causando numerosi danni, la notizia dell'evento aveva fatto velocemente il giro del mondo. Ma non è stata la sola: centinaia di tonnellate di polvere sono state depositate nella stratosfera, e secondo un nuovo studio della NASA, avrebbero fatto il giro del mondo in pochi giorni.
Lo studio, guidato da Nick Gorvkavyi, fisico russo originario proprio di Chelyabinsk, ha analizzato le polveri lasciate dall'asteroide di 18 metri e 11 mila tonnellate che il 15 Febbraio è esploso a 23,3 chilometri dalla superficie, dopo essere entrato nell'atmosfera a 18,6 chilometri al secondo. L'esplosione ha rilasciato un'energia 30 volte maggiore della bomba atomica che distrusse Hiroshima.
«Volevamo sapere se il nostro satellite era in grado di rilevare la polvere del meteorite», ha spiegato Gorkavyi. «Infatti, abbiamo assistito alla formazione di una nuova cintura di polvere nella stratosfera della Terra, e abbiamo raccolto le prime osservazioni spaziali dell'evoluzione a lungo termine del pennacchio di fumo di un bolide».
I dati raccolti dal satellite Suomi NPP sono stati fusi dal team di Gorkavyi con i modelli atmosferici per simulare la diffusione dello strato di polveri.
Tre ore e mezza dopo l'esplosione, lo strumento Ozone Mapping Profiling Suite a bordo del satellite ha osservato il pennacchio di polveri 40 chilometri sopra la superficie spostarsi verso est a 300 chilometri orari.
Il giorno successivo, il pennacchio aveva già raggiunto le Isole Aleutine, territorio statunitense. Le particelle più grandi rallentavano gradualmente fino a perdere altitudine, mentre quelle più sottile e leggere continuavano la loro marcia verso est.
Il 19 Febbraio, il pennacchio aveva completato un intero giro attorno all'emisfero boreale, ed era tornato nei cieli di Chelyabinsk. Tre mesi dopo, era ancora lì.
«Trent'anni fa, potevamo solamente dire che il pennacchio era incastrato nella corrente a getto stratosferica», ha spiegato Paul Newman, collega di Gorvkayi. «Oggi, i nostri modelli ci permettono di tracciare con precisione [la polvere] del bolide e capire la sua evoluzione mentre si muove attorno al globo».
Cosa può significare un simile risultato? I ricercatori sono ancora incerti. Ogni giorno, decine di tonnellate di materiale si precipitano contro la nostra atmosfera. Anche con eventi più importanti come quello di Chelyabinsk, i nostri cieli rimangono relativamente puliti: le particelle sono troppo sottili e rarefatte per causare eventi ben visibili. La loro influenza rimane però sconosciuta.
«Ma ora, nell'era spaziale, con tutta questa tecnologia, possiamo raggiungere un livello molto diverso di comprensione dell'evoluzione della polvere dei meteoriti nell'atmosfera», ha commentato Gorkavyi. «Ovviamente, il bolide di Chelyabinsk era molto più piccolo di quello che ha ucciso i dinosauri: abbiamo avuto l'opportunità unica di studiare in tutta sicurezza un tipo di eventi potenzialmente molto pericoloso».

© immagine
NASA Goddard's Scientific Visualization Studio
I resti del meteorite di Chelyabinsk hanno fatto il giro del mondo I resti del meteorite di Chelyabinsk hanno fatto il giro del mondo Reviewed by Pietro Capuozzo on 20.8.13 Rating: 5
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