Cassini sorvola Titano (per l'86esima volta)

Tra il 26 e il 27 Settembre, la sonda americana Cassini ha sorvolato Titano, un satellite naturale di Saturno. Durante questo flyby – chiamato T-86 – la sonda è passata a 956 chilometri dalla superficie del corpo, e le analisi effettuate hanno aiutato gli scienziati a capire l'influenza del Sole sulla densa atmosfera di Titano e le sue variazioni a diverse altitudini.

Le immagini non processate sono state ottenute con dei filtri rossi, verdi e blu per mettere in evidenza le diverse caratteristiche del satellite. Viaggiando a 5,9 chilometri al secondo, Cassini non è stata in grado di osservare la superficie di Titano a causa delle nubi che la oscuravano, ma per fortuna non era uno degli obiettivi della missione.
La sonda proveniva dalla parte di Titano ancora immersa nella notte, e così è stata in grado di ottenere bellissime immagini della sottile falce illuminata che lentamente le compariva davanti. Inoltre, è stata in grado di fotografare alcune delle nubi nell'atmosfera di Titano, probabilmente composte da metano così come le precipitazioni e i laghi sul satellite.
L'atmosfera di Titano è avvolta da un alone di idrocarburi che vengono formati dalla scomposizione dell'azoto e del metano che compongono l'atmosfera causata dalle radiazioni UV provenienti dal Sole. Questi idrocarburi si raggruppano ad altitudini di 300-400 chilometri sopra la superficie di Titano.
In quest'altra immagine, subito prima del terminatore (o linea crepuscolare) si intravede una caratteristica relativamente nuova dell'atmosfera di Titano, scoperta all'inizio di quest'anno: un vortice di gas sopra il Polo Sud del satellite, probabilmente causato dall'inizio della stagione invernale nell'emisfero australe. Questo vortice è localizzato nella parte alta dell'atmosfera di Titano e al suo centro l'aria viene risucchiata in basso, per poi risalire ai lati e così via. Questo vortice – che a sua volta causa la formazione di altre nubi nelle vicinanze – è in continua rotazione.
Questo flyby è stato utile per studiare la ionosfera di Titano e anche per osservare eventuali cambiamenti nel lago di metano Ligeia Mare, osservato per l'ultima volta nella primavera del 2007.
A questo punto, Cassini – in orbita attorno a Saturno da ormai 8 anni – ha osservato ogni stagione su Titano, e gli scienziati si sono accorti quanto le radiazioni solari possano cambiare drasticamente le condizioni nell'atmosfera e sulla superficie del satellite.
«Come sulla Terra, le condizioni di Titano cambiano con le stagioni. Possiamo vedere differenze nelle temperature atmosferiche, andamenti regolari a livello chimico e nella circolazione – soprattutto ai Poli» ha commentato Athena Coustenis del Paris-Meudon Observatory. «Ad esempio, attorno alla regione polare boreale in inverno si formano laghi di idrocarburi a causa della condensazione e delle temperature più rigide. Inoltre, l'alone che avvolge Titano si riduce pesantemente durante l'equinozio a causa dei cambiamenti nella circolazione atmosferica. Tutto ciò ci ha lasciati a bocca aperta, dato che non ci aspettavamo di osservare cambiamenti così rapidi – soprattutto negli strati più profondi dell'atmosfera. E' incredibile pensare che il Sole domini su qualsiasi altra sorgente di energia anche a distanze come quella di Titano, a più di 1,5 miliardi di chilometri da noi».
Il prossimo sorvolo di Titano da parte della sonda Cassini – il T-87 – è previsto per il 13 Novembre.
Cassini sorvola Titano (per l'86esima volta) Cassini sorvola Titano (per l'86esima volta) Reviewed by Pietro Capuozzo on 1.10.12 Rating: 5
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