Hubble riprende l'immagine più profonda dell'Universo
L'Hubble Deep Field fotografato tra il 2003 e il 2004 e l'Hubble Ultra Deep Field ripreso nel 2009 sono sempre stati venerati come le immagini più lontane mai ottenute del nostro Universo – fino ad oggi, almeno.
Infatti, il team di Hubble ha superato se stesso, assemblando una nuova immagine ancora più profonda. Incollando alcune fotografie raccolte in 10 anni di una regione al centro dell'Hubble Ultra Deep Field gli astronomi sono stati in grado di tornare indietro nel tempo di miliardi di anni e osservare l'Universo poco dopo la sua nascita.
Per realizzare l'Hubble Deep Field ci sono volute ore di osservazione per catturare la debolissima luce proveniente da queste galassie antichissime. Immaginatevi la fatica che gli astronomi hanno fatto per realizzare questa nuova immagine – nota come eXtreme Deep Field, o XDF – che mostra ben 5500 galassie con dei colori incredibilmente vividi e accesi.
Infatti, il team di Hubble ha superato se stesso, assemblando una nuova immagine ancora più profonda. Incollando alcune fotografie raccolte in 10 anni di una regione al centro dell'Hubble Ultra Deep Field gli astronomi sono stati in grado di tornare indietro nel tempo di miliardi di anni e osservare l'Universo poco dopo la sua nascita.
Per realizzare l'Hubble Deep Field ci sono volute ore di osservazione per catturare la debolissima luce proveniente da queste galassie antichissime. Immaginatevi la fatica che gli astronomi hanno fatto per realizzare questa nuova immagine – nota come eXtreme Deep Field, o XDF – che mostra ben 5500 galassie con dei colori incredibilmente vividi e accesi.
Nell'immagine si notano galassie a spirale simili alla nostra Via Lattea o alla nostra compagna Andromeda, e altre dalle tonalità più rossicce. Si tratta di galassie morte dove il tasso di formazione stellare diminuisce di giorno in giorno, fossili di incredibili collisioni galattiche.
Qua e là si intravedono anche galassie che appaiono ancor più lontane, deboli puntini luminosi che costellano questo stupendo ritratto del nostro Universo appena nato. Pare quasi che siano dei semi dai quali sono nate le stupende e gigantesche strutture che oggi vediamo intorno a noi. E, in un certo senso, lo sono.
In totale, in questi 10 anni, Hubble ha osservato questa regione per 50 giorni e con un'esposizione di 2 milioni di secondi. Per realizzare l'XDF ci sono volute più di 2000 immagini realizzate dalla Advanced Camera for Surveys e dalla Wide Field Camera 3 a bordo del telescopio spaziale statunitense.
«L'XDF è l'immagine più profonda del cielo mai ottenuta e rivela le galassie meno luminose e più lontane mai osservate» ha commentato Garth Illingworth dell'Università di California a Santa Cruz. «L'XDF ci permette di viaggiare indietro nel tempo come non siamo mai stati in grado».
L'età dell'Universo è stimata attorno ai 13,7 miliardi di anni, e l'immagine ottenuta da Hubble mostra galassie formatesi 450 milioni di anni dopo il Big Bang – sorte dunque quando l'Universo aveva poco più del 3% della sua età attuale. La luce di queste galassie ci sta arrivando solo adesso, ossia quando le stelle si sono già spente e ne sono nate altre. L'XDF è una specie di tunnel temporale che ci porta indietro in un passato lontanissimo.
Prima dell'entrata in campo di Hubble, nel 1990, gli astronomi riuscivano a vedere "solamente" a 7 miliardi di anni luce di distanza, ossia quando l'Universo era già a metà della sua età attuale. Hubble ci ha mostrato ciò che un tempo potevamo solo immaginare; forme e oggetti che sembrano usciti dalla fantascienza e di cui possiamo osservarne la formazione e l'evoluzione passo per passo.
Il James Webb Space Telescope che verrà lanciato nel 2018 userà i suoi potenti occhi sensibili alle lunghezze d'onda dell'infrarosso (guarda un video qui) per esplorare con ancor più precisione questa regione. Attualmente, i tecnici e gli ingegneri che stanno lavorando alla costruzione di Webb hanno proprio in mente di spingere questo nostro limite sempre più in là, finché nell'Universo non c'era nemmeno niente da vedere.
Hubble riprende l'immagine più profonda dell'Universo
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
25.9.12
Rating: