Centro Controllo Missione – episodio #6
Benvenuti al nostro sesto appuntamento con questa nuova serie chiamata CentroControlloMissione, che cerca di raccogliere i principali aggiornamenti da tutte le missioni – per non farvi perdere niente di ciò che sta accadendo nel mondo dell'astronautica. Una specie di telegiornale scritto, insomma, dalla frequenza bisettimanale – il mercoledì e la domenica. Buona lettura!
In questo episodio: la prima roccia analizzata da Curiosity, neon liquido sulla superficie di Plutone e l'imminente flyby della sonda Cassini attorno a Titano.
Iniziamo proprio con il rover Curiosity, che ha analizzato la sua prima roccia marziana (leggi la storia completa qui). La roccia è stata chiamata Matijevic in onore di Jake Matijevic, ingegnere delle operazioni di superficie che, sfortunatamente, ci ha lasciati poche settimane fa. Matijevic è stato uno dei principali ideatori delle tecnologie usate su Marte e ha capito come fondere i meccanismi, l'avionica e tutti gli altri sistemi assieme. Ha guidato le operazioni di superficie del rover Sojourner nel 1996 ed ha lavorato per anni con i rover gemelli Spirit e Opportunity. Era anche un matematico, padre del teorema che porta il suo nome – un teorema che, secondo molti, è «uno dei frutti migliori degli ultimi anni dell'algebra commutativa». «Per onorare Jake e ciò che ci ha dato, abbiamo dedicato a lui la prima roccia con cui avremo un contatto scientifico» ha commentato John Grotzinger pochi giorni fa.
«Sulla superficie di Plutone potrebbero esserci fiumi di liquidi – non acqua, fa troppo freddo – ma magari N2, O2 e Ne allo stato liquido, ad esempio... un po' fantasioso, ma in fondo possibile» ha comunicato sul "suo" profilo twitter la sonda New Horizons, alludendo probabilmente ai risultati ottenuti da una nuova ricerca che deve ancora essere resa pubblica. Le sigle si riferiscono all'azoto molecolare, all'ossigeno molecolare e al.... neon. Ebbene sì, potrebbe esserci neon liquido sulla superficie di Plutone.
Il team della sonda Cassini ha comunicato che il 26 settembre la sonda eseguirà un flyby attorno a Titano (T–86) per comprendere l'influenza solare sulla sua atmosfera e capire come quest'ultima cambi a seconda della latitudine. Oltre agli spettrometri, la sonda attiverà anche il suo radar per osservare eventuali cambiamenti nella parte sudorientale del lago di metano Ligeia Mare osservato durante il flyby T–28. Le fotocamere, inoltre, monitoreranno l'evoluzione delle nubi.
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Centro Controllo Missione – episodio #6
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
23.9.12
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