Scelta la prima destinazione di Curiosity, primi test della ChemCam
Il team di Curiosity ha appena selezionato la prima destinazione che il rover visiterà. Si chiama Glenelg (che, fra l'altro, è una parola palindroma) e in questa regione si incontrano tre tipi diversi di strati geologici. La scelta è stata ufficializzata da John Grotzinger del California Institute of Technology, colui che ora ha in mano la missione.
«Con un sito d'atterraggio così "perfetto" nel cratere Gale, avevamo letteralmente una marea di regioni da scegliere» ha commentato Grotzinger. «Abbiamo avuto un paio di dubbi. E' il tipo di dilemma che ogni scienziato planetario sogna, ma puoi andare solamente in un posto per prelevare i primi campioni di roccia su Marte».
Una delle immagini più recenti scattate dal rover sulla superficie marziana |
Il rover dovrà percorrere 400 metri verso sud–est per raggiungere la regione, ma secondo gli scienziati sarà ricompensato dato che sembrano esserci grandi quantità di "roccia in posto" (più nota con il termine inglese "bedrock") con evidenti stratificazioni geologiche.
I bersagli sul ponte del rover che aiuteranno gli scienziati a controllare che la ChemCam funzioni correttamente |
«Siamo quasi pronti a selezionare la nuova destinazione sul nostro GPS e avventurarci sulle strade» ha continuato Grotzinger. «Il problema è che non c'è nessun GPS su Marte, quindi abbiamo una sala piena di ingegneri specializzati nel guidare il rover che ci permetteranno di avere una navigazione perfetta».
Un'altra immagine più ravvicinata e a colori dei bersagli |
Prima di iniziare il tragitto verso Glenelg, gli scienziati dovranno mettere alla prova per la prima volta la ChemCam montata sul Mast, il braccio robotico. Per ora, la ChemCam è stata puntata ad un obiettivo speciale sul ponte del rover e sembra rispondere correttamente, ma ora dovrà usare il suo laser per "perforare" la prima roccia in nome della scienza planetaria. Sarà la prima volta che un laser di questo tipo viene usato sulla superficie di un altro pianeta.
Gli obiettivi dell'immagine precedente visti dalla ChemCam |
«La roccia N165 sembra una roccia marziana qualsiasi, lunga poco meno di 8 centimetri. Dista circa tre metri dal rover» ha commentato Roger Wiens, principal investigator della ChemCam. «La colpiremo 30 volte in 10 secondi con un'energia di 14 millijoule».
Immagine della roccia N165 (Cerchiata), il primo obiettivo della ChemCam |
Ma prima di raggiungere Glenelg, gli scienzati dovranno far muovere al rover i primi passi. Nei prossimi giorni, verranno fatte ruotare tutte e 4 le ruote manovrabili, fino a farle stare tutte puntate davanti. Successivamente gli ingegneri faranno muovere in avanti il rover, facendo completare una rotazione ad ogni ruota (percorrendo quindi circa 3 metri). Dopo, il rover si girerà di 90 gradi e si muoverà all'indietro per 2 metri.
Scelta la prima destinazione di Curiosity, primi test della ChemCam
Reviewed by Pietro Capuozzo
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18.8.12
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