Le due sonde GRAIL iniziano a raccogliere i primi dati

© immagine NASA/JPL-Caltech
Le due sonde gemelle GRAIL (Gravity Recovery and Interior Laboratory) – note anche come Ebb e Flow – hanno iniziato la loro campagna scientifica, il cui scopo è realizzare una mappa della gravità lunare e studiare la composizione interna e l'evoluzione del nostro satellite.
«La fase di mappatura delle sonde GRAIL è iniziata ufficialmente Martedì (6 Marzo), e stiamo attualmente raccogliendo dati scientifici» ha commentato il principal investigator della missione, Maria Zuber, del MIT.
Le due sonde furono lanciate il 10 Settembre scorso, e, dopo un lungo e tortuoso viaggio di 3 mesi e mezzo – in cui è stato usato meno propellente possibile, le due sonde hanno raggiunto l'orbita desiderata attorno a Capodanno
«E' impossibile descrivere quanto siamo eccitati ed entusiasti!» ha continuato la Zuber. «I dati sembrano essere di eccellente qualità».
Lo scopo della missione – molto simile a quello della sonda Dawn, che sta attualmente esplorando l'asteroide Vesta – è quello di aiutarci a comprendere meglio i primi capitoli dell'evoluzione del nostro sistema planetario, ossia cos'è accaduto circa 4.5 miliardi di anni fa.
La prima immagine realizzata dalla MoonKAM (© immagine NASA/JPL-Caltech)
Le due sonde non sono le prime ad esplorare il nostro satellite: oltre un centinaio di sonde lo hanno già fatto, ma ad oggi sappiamo ancora una piccola percentuale di tutto quello che c'è da sapere sul nostro vicino planetario. GRAIL–A e GRAIL–B – denominate 'Ebb' e 'Flow' da una classe di una scuola elementare statunitense – avranno però una precisione ben maggiore dei loro predecessori: riusciranno infatti a creare delle mappe tridimensionali con un'accuratezza di un micron – lo spessore di un globulo rosso.
«Abbiamo lavorato sulla calibrazione dell'allineamento delle antenne della banda Ka. Abbiamo analizzato il flusso di dati e stiamo spendendo molto tempo per cercare eventuali 'grovigli' nei dati» ha commentato la Zuber.
Le due sonde – grandi come una lavatrice – opereranno in tandem e, misurando costantemente la distanza tra loro, riusciranno ad individuare le variazioni nell'intensità del campo gravitazionale lunare. La mappa – che sarà dalle 100 alle 1000 volte più precisa di quelle realizzate in precedenza – sarà completata fra 84 giorni. Ebb e Flow stanno correntemente lavorando ad un'altitudine di 55 chilometri dalla superficie lunare.
«Il 29 Febbraio abbiamo raggiunto l'orbita scientifica e il 1° Marzo abbiamo testato gli strumenti e abbiamo monitorato l'energia e la temperatura. Quando abbiamo acceso gli strumenti, abbiamo instaurato immediatamente il collegamento sonda–sonda. Tutti i segni vitali erano positivi. Nello stesso tempo, abbiamo continuato ad effettuare calibrazioni e monitorare lo stato degli strumenti, le temperature, l'energia, le correnti e i voltaggi, e tutto andava bene» ha spiegato la Zuber per Universe Today.
«Tutto è a posto per iniziare a raccogliere dati scientifici» ha commentato Sami Asmar del JPL di Pasadena, in California. «Presto otterremo una mappa gravitazionale globale della Luna a una risoluzione molto alta».
La sonda realizzerà ben tre diverse mappe gravitazionali, finché, il 29 Maggio, la missione primaria si concluderà. Se le sonde riusciranno a sopravvivere ad un'eclissi solare, la missione potrebbe essere estesa ulteriormente.

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